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La realizzazione della qualità della vita nelle «città sostenibili»               91


            6. Il ruolo della cultura nella città sostenibile: una relazione non
               scontata

               Come si è innanzi detto, il tema della città non è del tutto estraneo ai
            documenti emergenti dai Summit sullo sviluppo sostenibile, ancorché, come si
            è detto, paia possibile sostenere come l’Agenda 2030 affronti la questione da
            una prospettiva nuova o quanto meno più strutturata e complessa di come era
            stato fatto in passato.
               Ciò che invece pare del tutto nuova, quanto meno in un documento di questa
            natura, è la dimensione culturale.
               Nell’ambito dell’undicesimo goal, infatti, il target n. 4, prescrive «Strengthen
            efforts to protect and safeguard the world’s cultural and natural heritage».
               Si tratta di un aspetto meno indagato ma che, a parere di chi scrive, è ricco
            di significato e di pregnante rilevo proprio nella prospettiva in cui queste
            riflessioni si muovono.
               Anticipando alcuni temi su cui si tornerà tra poco, vale la pena infatti
            evidenziare sin d’ora come l’interesse per il passo citato derivi quanto meno da
            due constatazioni.
               Si tratta in primo luogo dell’unico passaggio in tutta l’Agenda in cui la
            protezione del patrimonio culturale assume una funzione strumentale al
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            perseguimento di obiettivi di sviluppo sostenibile ; in secondo luogo, e a monte
            di quanto rilevato, si può altresì osservare come sia questa la prima volta in cui
            un documento scaturito da un Summit mondiale dedicato allo sviluppo
            sostenibile dedichi espressa attenzione al tema della cultura e, come si è detto,
            a quello più specifico della protezione del patrimonio culturale.
               Partendo da questa seconda considerazione, va invero detto che molto
            probabilmente l’Agenda riprende nel target citato, piuttosto le raccomandazioni
            emerse nella  Habitat Agenda del 1996; pare infatti potersi ritenere come
            quest’ultimo si fosse mostrato molto attento al tema: il Chapter III-Commit -
            ment B, «Sustainable human settlements», aveva espressamente affermato
            l’impegno a sviluppare società «that will make efficient use of resources within
            the carrying capacity of ecosystems and take into account the precautionary
            principle approach, and by providing all people, in particular those belonging




               25  Il Rapporto delle Nazioni Unite sull’economia creativa: ampliare i percorsi di
            sviluppo locale (2013) pochi anni prima aveva messo in evidenza che le città giocano un
            ruolo sempre più importante come attori del cambiamento nella direzione dello svilup -
            po sostenibile anche grazie alla cultura che porta un valore aggiunto, in termini monetari
            e non monetari, attraverso le espressioni culturali, la salvaguardia del patrimonio mate -
            riale e immateriale, la promozione della diversità culturale, l’urbanistica e l’architettura.
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