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La sostenibilità sociale. Spunti di riflessione per un inquadramento 49
rica, anche la metafora della soglia offre una rete di significati che si rivelano
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particolarmente fertili per la comprensione della sostenibilità : la soglia indica
infatti il margine o, meglio, espone a esso e costituisce quindi la condizione
necessaria per la realizzazione di una trasformazione, di un cambiamento. Essa
individua infatti la cesura, il punto in cui due spazi si distinguono, ma al
contempo rappresenta altresì il punto di accesso. In questa duplicità si rivela il
carattere della sua apertura: la soglia infatti non opera in termini oppositivi, ma
individua e rivela un affiancarsi, una complementarietà. In questo senso può
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allora essere definita come uno spazio intermedio, un “frammezzo” , in cui il
possibile diventa evento: essa si costituisce nell’alterità, nella misura in cui cioè
consente di identificare qualcosa a partire dalla differenza.
La soglia è dunque il punto a partire dal quale si genera la possibilità di una
ri-significazione: essa infatti consiste precisamente nel luogo in cui il processo
di significazione si elabora, senza per altro verso precipitare entro i termini di
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una chiusura . Apre al rapporto con l’altro da sé, senza ridurlo al sé e, in questo
senso, può essere riferita alla modalità di un passaggio non solo tra due spazi,
ma anche in termini temporali; essa può cioè essere individuata cronologi -
camente nel passaggio tra un prima e un dopo, nell’articolazione tra un presente
e un futuro.
Risulta allora evidente la pertinenza di questa figura metaforica per chiarire
il senso della sostenibilità. Come una soglia, infatti, la sostenibilità costituisce
metaforicamente uno spazio che distingue il presente e il futuro, ma che allo
stesso tempo li collega, mantenendoli in contatto. Secondo quanto è emerso
nell’ana lisi proposta nelle precedenti pagine, infatti, la relazionalità tra presente
e futuro che la sostenibilità determina implica un’inversione che pone il futuro,
Editeur, Paris, 1990. Il primo a indagare il concetto di soglia è stato tuttavia Walter
Benjamin, proponendo la distinzione con il concetto di confine e identificando la soglia
come una zona di passaggio, un transito (si veda: W. Benjamin, I “Passages” di Parigi,
tr. it., Einaudi, Torino, 2000). A partire da questa modalità di apertura rintracciata nella
soglia, sembra allora pertinente in queste pagine evidenziarne la portata significante in
riferimento al concetto di sostenibilità.
147 Come rilevato da Mario Ricca: «scegliere una metafora oppure un’altra per
costruire la nostra rappresentazione mentale di un fenomeno o di una situazione equi -
vale a una scelta di tipo strategico, con finalità pratiche. Esse hanno perciò un impatto
immediato sul piano linguistico e pragmatico» (M. Ricca, Dike meticcia, cit., p. 257).
148 È in particolare Wandenfels a identificare la soglia come un “frammezzo”, un
intreccio che indica «una sfera produttiva (…) nella quale soltanto qualcosa si origina»
(cfr. B. Waldenfels, Estraneo, straniero, straordinario. Saggi di fenomenologia responsiva,
tr. it., Rosenberg & Sellier, Torino 2007, p. 17).
149 In tal senso, J.-L. Nancy, La communauté désavouée, Galilée, Paris, 2014.