Page 146 - Borrello, Videtta.5a.qxp_.
P. 146

140                                                   Cristina Videtta


                In questa prospettiva, vanno guardati con interesse i partenariati pubbli -
             co/privato, già previsti dall’art. 151, c. 3, d.lgs. 18 aprile 2016 n. 50, oggi con -
             fluito nell’art. 134, c. 2, d. lgs. 31 marzo 2023, n. 36, Codice dei contratti
             pubblici, ai sensi del quale: «Per assicurare la fruizione del patrimonio culturale
             della nazione e favorire altresì la ricerca scientifica applicata alla sua tutela o alla
             sua valorizzazione, lo Stato, le regioni e gli enti territoriali possono, con le risorse
             umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente, attivare forme
             speciali di partenariato con enti e organismi pubblici e con soggetti privati,
             dirette a consentire il recupero, il restauro, la manutenzione programmata, la
             gestione, l’apertura alla pubblica fruizione e la valorizzazione di beni culturali,
             attraverso procedure semplificate di individuazione del partner privato analoghe
                                                            95
             o ulteriori rispetto a quelle previste dall’articolo 8» . Si tratta di uno strumento
             particolarmente flessibile che, invero, ben si sposa con l’ampiezza delle finalità
             previste ed, in special modo, con l’idea di valorizzazione (definita dall’art. 6, c.
                                                         96
             1, del Codice dei beni culturali e del paesaggio ) – il cui contenuto fondamen -
             tal mente atipico valorizza appunto la libera creatività nell’implementazione di



             valorizzare. La rigenerazione urbana “gentile” e la riduzione delle diseguaglianze, in www.
             aedon.mulino.it, n. 2/2021. L’A. significativamente sottolinea come si parli di “rigene -
             razione su base culturale” in riferimento ad azioni che assegnano un ruolo centrale
             proprio alla cultura nell’ambito di processi di rigenerazione urbana, a fronte non solo
             del progressivo aumento di consumo culturale, ma, per quanto qui di interesse, soprat -
             tutto del ruolo della cultura per il supporto alle pratiche di riconoscimento ed inclusione
             sociale. Secondo l’A. questi fenomeni starebbero progressivamente riducen do “il
             confine tra “cultura” e “sociale”, attraverso la definizione di progetti che, attra verso
             l’aggregazione di spazi, cultura e comunità concorrono ad assolvere una funzione nel
             complesso rigenerativa”. Con specifico riferimento al tema del rapporto tra rigene -
             razione urbana e patrimonio culturale, cfr. G. MANFREDI, Rigenerazione urbana e beni
             culturali, in F. DI LASCIO, F. GIGLIONI (a cura di), La rigenerazione di beni e spazi urbani,
             Il Mulino, Bologna, 2017, 279 ss.
                95  Per una prima lettura della norma, cfr. G. MANFREDI, I beni culturali nel terzo
             codice dei contratti pubblici: continuità, discontinuità, delegificazione, in www.aedon.
             mulino.it, n. 2/2023.
                96  Art. 6, c. 1 “Valorizzazione del patrimonio culturale – 1. La valorizzazione consiste
             nell’esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette a promuovere la
             conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di
             utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso, anche da parte delle persone
             diversamente abili, al fine di promuovere lo sviluppo della cultura. Essa comprende
             anche la promozione ed il sostegno degli interventi di conservazione del patrimonio
             culturale. In riferimento al paesaggio, la valorizzazione comprende altresì la riqua -
             lificazione degli immobili e delle aree sottoposti a tutela compromessi o degradati,
             ovvero la realizzazione di nuovi valori paesaggistici coerenti ed integrati”.
   141   142   143   144   145   146   147   148   149   150   151