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130 Cristina Videtta
conoscenza e trasmetterla alle generazioni che verranno: un contenitore, a sua
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volta, capace di diventare contenuto» .
15. La sostenibilità nel Codice dell’Ambiente
Per completezza di trattazione, merita un accenno il tema dell’intersezione
tra la sostenibilità e il ruolo del patrimonio culturale nel nostro ordinamento.
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Come già si è avuto modo di evidenziare in altra sede , il principio di
sviluppo sostenibile fa il suo esplicito ingresso nell’ordinamento italiano attra -
verso una modifica del d.lgs. n. 152/2006, Norme in materia ambientale (cd.
Codice dell’Ambiente), avvenuta con il d.lgs. 16 gennaio 2008 n. 4, che codifica
appunto il principio dello sviluppo sostenibile nell’art. 3-quater, collocato tra i
principi generali della materia. Per quanto qui di interesse, la norma, di matrice
marcatamente ambientale, afferma al secondo comma che: «Anche l’attività del -
la pubblica amministrazione deve essere finalizzata a consentire la migliore at -
tua zione possibile del principio dello sviluppo sostenibile, per cui nell’ambito
della scelta comparativa di interessi pubblici e privati connotata da discre -
zionalità gli interessi alla tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale devono
essere oggetto di prioritaria considerazione».
In disparte ogni considerazione sulla difficile interpretazione della norma
citata (e sulla sua sospetta incostituzionalità sotto il profilo dell’eccesso di delega,
visto che la legge delega non menzionava il patrimonio culturale) segnatamente
sotto il profilo del significato giuridico dell’espressione «priori taria considera -
zione», e ancorché essa non sia evidentemente destinata a regolare il solo tema
della città, ma abbia una portata generalissima, la dispo sizione in questione
tuttavia consente di meglio comprendere il rapporto tra sostenibilità e patrimo -
nio culturale. Considerato infatti che si tratta della codificazione del principio
di sviluppo sostenibile nell’ordinamento, che tra l’altro esplicitamente detta una
indicazione concreta per l’azione amministrativa in materia, il disposto può far
cogliere meglio l’angolatura dalla quale il nostro legislatore guarda al problema.
Due sostanzialmente le suggestioni che paiono interessanti nelle riflessioni
che si vanno conducendo.
In primo luogo, l’utilizzo dell’endiadi ambiente/patrimonio culturale, confer -
ma quanto già osservato fin dall’inizio di questo lavoro, ossia che il secondo non
71 C. RATTI, Introduzione, in ID., Urbanità. Un viaggio in quattordici città per scoprire
l’urbanistica, Einaudi, Torino, 2022, XII
72 Il tema è già stato oggetto di specifiche riflessioni in C. VIDETTA, Cultura e sviluppo
sostenibile, cit., a cui si rinvia anche per i riferimenti in letteratura.