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La realizzazione della qualità della vita nelle «città sostenibili»             121


               Per quanto qui comunque di interesse, deve essere evidenziato l’accento sul
            necessario approccio comune tra le politiche settoriali e i differenti livelli
            amministrativi come chiave delle città sostenibili: tutti i livelli di governo devono
            essere coinvolti e deve essere garantito il coordinamento e l’interazione efficace
            all’interno dei settori, nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà e delle
            competenze di ciascun livello.


            12. La «città culturale sostenibile»: alla ricerca degli strumenti
                giuridici

               Nelle pagine che precedono si è cercato di delineare, attraverso l’analisi dei
            più importanti documenti politici internazionali sullo sviluppo sostenibile, uno
            statuto di quella che si è proposto di chiamare «città culturale sostenibile». Si
            tratta come si è visto di un insediamento umano in cui la qualità della vita e la
            realizzazione dei diritti umani sono strettamente legati all’adozione di politiche
            in grado di valorizzare il patrimonio culturale della città stessa. La peculiarità
            di questa dimensione consiste nel fatto che in essa si compie il passaggio dal
            patrimonio della città al patrimonio culturale per la città, ossia da una prospet -
            tiva in cui il patrimonio è oggetto passivo di azioni di protezione e conservazione,
            ad una in cui il patrimonio diventa, al contempo, una ricchezza, una risorsa per
            la città in grado di attivare energie e di integrare (non solo ai fini della creazione
            di un positivo ritorno economico per la città, ma plasmando di sé) politiche
            anche e soprattutto ai fini di miglioramento della qualità della vita, sotto il
            profilo dell’inclusione e del dialogo. L’integrazione trasversale della componente
            culturale nelle politiche di sviluppo urbano, che di tale modello di città è tratto
            caratteristico, consentirebbe in altre parole di implementare azioni fondate non
            già su valori economici (quanto meno, non esclusivamente), ancorché evidente -
            mente tale dimensione non possa venire rinnegata in toto. Va rilevato come,
            accogliendo tale visione, il significato in cui l’espressione “patrimonio culturale”
            è da intendersi deve avere necessariamente una latitudine ampia, non limitata
            al costruito per così dire di eccellenza, atteso che lo scopo ultimo è quello, come
            si è visto, di garantire la pace sociale attraverso la conoscenza reciproca e
            l’accoglimento delle differenze.
               Non pare possano esservi dubbi sul fatto che le indicazioni internazionali
            vadano in questa direzione. Molto complessa pare tuttavia la concreta attuazione
            di esse specie proprio quando si tratti di collocare il patrimonio culturale, nelle
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            sue varie accezioni, al centro delle politiche di sostenibilità urbana .


               57  In merito già il rapporto Habitat III - Rapport national de l’Italie de 2016, rilevava
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