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118 Cristina Videtta
all’urbanizzazione e alla pianificazione (il terzo), non menzionava all’interno di
essa il patrimonio culturale; in secondo luogo, il patrimonio culturale pare così
poter assumere un ruolo cruciale e conformativo all’interno della pianificazione
arrivando a plasmare lo stesso assetto urbano, peraltro dirigendosi anche, come
si è detto, ad evitare fenomeni di segregazione e, all’opposto di gentrificazione
che, come visto nei paragrafi che precedono, costituiscono un rischio reale delle
politiche di intervento urbano. L’importanza della pianificazione urbana d’altro
canto è una conseguenza naturale della considerazione – come si è detto già
presente fin dall’origine dell’attenzione politica internazionale sul tema della
sostenibilità – per la quale, una volta individuata come decisiva l’attenzione sulla
città nel momento in cui la qualità della vita diviene obiettivo delle politiche di
sostenibilità, si prende atto che le pressioni sulle città derivano fondamental -
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mente da una massiccia urbanizzazione associata a pressioni economiche .
Merita attenzione il fatto che nello stesso anno, la Nuova Agenda Europea
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per la Cultura , contiene un interessante, ancorché quantitativamente non am -
53 A parere di chi scrive sembra questo un passaggio fondamentale, peraltro rimasto
pre ce dentemente un po’ sottotraccia. Merita tuttavia una menzione il precedente rap -
pre sentato dalla Raccomandazione Unesco del 2011 sul Paesaggio storico urbano, che
già sottolineava come “La conservazione del patrimonio urbano dovrebbe essere inte -
grata nella pianificazione e nelle pratiche di politica generale in relazione al più vasto
contesto urbano. (…)In particolare, le responsabilità dei diversi interessati (stake -
holders) sono le seguenti: a) Gli Stati Membri dovrebbero integrare le strategie di
conservazione del patrimonio urbano nelle politiche e nei programmi di sviluppo
nazionale secondo l’approccio al paesaggio storico urbano. All’interno di questa
cornice, le autorità locali dovrebbero preparare i piani di sviluppo urbano tenendo in
considerazione i valori dell’area, incluso il paesaggio ed altri valori del patrimonio e le
loro caratteristiche collegate” (22). Va ricordato altresì che il Rapporto Brundtland
aveva sottolineato l’importanza di governare il processo di urbanizzazione «so as to
avoid a severe deterioration in the quality of life» senza tuttavia menzionare il
patrimonio culturale (chapter 2, n. 54).
54 Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comi -
tato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni, Bruxelles, 22.5.2018
COM (2018) 267 final. L’Agenda Urbana delinea un metodo di lavoro a più livelli che
prevede una cooperazionetra le diverse parti al fine di identificare le sfide urbane. È di
sicuro interesse rilevare come la Comunicazione segua idealmente l’Agenda europea per
la cultura in un mondo in via di globalizzazione del 2007 (Bruxelles, 10.5.2007
COM(2007) 242 def) la quale tuttavia non aveva focalizzato l’interesse sulle città come
ambito autonomo di interesse strategico. L’Agenda era integrata dal Documento di
lavoro dei servizi della Commissione che prevede l’Inventario delle azioni comunitarie
nel campo della cultura; all’interno di questo è menzionato il contributo “indiretto” che
i settori culturali e creativi sono destinati ad avere sull’ambiente socioeconomico