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La realizzazione della qualità della vita nelle «città sostenibili» 117
inclusione sociale e eliminazione della povertà, si evidenzia la neces sità che i
Go verni si impegnino ad implementare politiche urbane ed investi menti speci -
fici volti a preservare patrimonio inteso nel suo complesso, costituito esplicita -
mente da infrastrutture e siti culturali, musei, culture e lingue autoctone, saperi
tradizionali e arti, visto il ruolo fondamentale che essi sono in grado di giocare
nel «recupero e rivitalizzazione delle aree urbane» e di rafforzamento della «par -
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tecipazione sociale e l’esercizio della cittadinanza d’inclusione sociale» (p. 38) .
Seppure non manchino i richiami, tra l’altro, all’importanza delle politiche
economiche urbane incentrate anche sul «patrimonio culturale e risorse locali»
(p. 45), ovvero volte a promuovere le industrie culturali e creative, il turismo
sostenibile, le arti dello spettacolo e le attività di conservazione del patrimonio,
pare possibile affermare come sia all’interno del tema della pianificazione che il
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tema del patrimonio culturale trova soprattutto considerazione . Ad esso, in -
fatti, è dedicata specifica attenzione nella sezione «Planning and managing urban
spatial development» ove si legge l’impegno ad evitare «la segregazione e la
gentrificazione territoriale e socioeconomica, preservando il patrimonio culturale
e prevenendo e contenendo la dispersione urbana» (p. 97), ma soprattutto
quello a fare della cultura «una componente prioritaria dei piani e delle strategie
urbane» in sede di adozione di strumenti di pianificazione che devono
salvaguardare «un largo ventaglio di paesaggi e di beni del patrimonio culturale
materiale e immateriale e proteggerlo contro eventuali effetti perturbatori dello
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sviluppo urbano» (p. 124) .
L’osservazione è di sicuro interesse almeno per due ragioni. In primo luogo
vi è la considerazione che l’Agenda 2030 pur dedicando un target specifico
50 Per una lettura dell’Agenda 2030, e nello specifico del target 11.4, alla luce della
New Urban Agenda, si legga anche il rapporto Unesco Culture Urban Future. Global
Report On Culture For Sustainable Urban Development (2016).
51 Per completezza, deve rilevarsi che la cultura occupa un ruolo comunque non
secondario all’interno del documento, come dimostra l’ampio p. 125: “Nous appuierons
la mobilisation du patrimoine culturel en faveur du développement urbain durable,
conscients du rôle moteur qu’il joue pour stimuler la participation et la responsabilité.
Nous encouragerons une utilisation novatrice et durable des monuments et des sites
architecturaux aux fins de la création de valeur grâce à une restauration et à une adapta -
tion respectueuses. Nous associerons les peuples autochtones et les communautés
locales à la promotion et à la diffusion de connaissances sur le patrimoine culturel
matériel et immatériel ainsi qu’à la protection des expressions et des langues tradi -
tionnelles, notamment en tirant parti des nouvelles technologies et techniques”.
52 Su questi temi, cfr. L. FUSCO GIRARD LUIGI, F. NOCCA, Integrating cultural heritage
in urban territorial sustainable development, ICOMOS 19th General Assembly and
Scientific Symposium Heritage and Democracy (13-14th December 2017, New Delhi,
India), https://openarchive.icomos.org/id/eprint/2045/.