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110 Cristina Videtta
culturale sia della qualità degli ambienti storici quali condizioni essenziali per
la costruzione di città sostenibili. Le indicazioni, ampie ed articolate, riguarda -
vano dunque proprio le due componenti della città: la città «costruita» e la città
come fucina di creatività. Si auspicava così che le comunità locali si attivassero
per preservare e valorizzare questi ambienti in armonia con il loro contesto
naturale e che fossero implementate politiche sensibili alla cultura che promuo -
vessero il rispetto della diversità, la trasmissione e la continuità dei valori e
l’inclusione rafforzando la rappresentanza e la partecipazione degli individui e
delle comunità alla vita pubblica e migliorando la situazione dei gruppi più
svantaggiati; l’utilizzazione di infrastrutture culturali come musei e altre strut -
ture culturali come spazi per il dialogo e l’inclusione sociale, contribuendo a
ridurre la violenza e promuovere la coesione; la promozione di una riqualifi -
cazione culturale delle aree urbane, e in particolare degli spazi pubblici, al fine
di preservare il tessuto sociale, migliorare i benefici economici e aumentare la
competitività, stimolando tutta una serie di beni culturali immateriali e espres -
sioni creative contemporanee; infine, ma non per importanza, l’impulso ad
industrie culturali e creative, insieme alla rigenerazione urbana basata sul patri -
monio e al turismo sostenibile, come potenti sottosettori economici che gene -
rano posti di lavoro verdi, stimolano lo sviluppo locale e incoraggiano la
creatività.
Tali temi sono ulteriormente sviluppati in occasione della Conferenza
Internationale de Hangzhou su «La cultura per le città sostenibili» (10-12
dicembre 2015), all’indomani dell’adozione dell’Agenda 2030, in cui si racco -
manda che si operi a favore di paradigmi di sviluppo urbano centrati sulle
persone e che, pertanto, necessariamente, tengano in conto la cultura, che di
quelle è evidentemente espressione.
La «Nuova Agenda urbana» dunque deve integrare pienamente il patrimonio
culturale, le industrie culturali e creative «ainsi qu’une compréhension de
l’imagination innée et de l’intelligence collective de la population», poiché tali
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elementi sono dei «prerequisiti» per le città sicure, resilienti e sostenibili .
Diverse le vie di integrazione della cultura nell’Agenda Urbana indicate in
relazione alle quali si legge, più esplicitamente che nel 2013, lo sforzo di
44 La Conferenza internazionale sulla “Cultura per le città sostenibili” (10-12
dicembre 2015, Hangzhou, Repubblica popolare cinese) si è conclusa con l’adozione
dei cd. Hangzhou Outcomes, che hanno evidenziato nove raccomandazioni chiave
finalizzate a sfruttare il potere della cultura per lo sviluppo urbano sostenibile da tenere
in considerazione nel Rapporto Globale sulla Cultura e lo Sviluppo Urbano Sostenibile
e, infine, nell’elaborazione della “Nuova Agenda Urbana” da adottare nella Conferenza
di Quito (Equador) nell’ottobre 2016 (Habitat III). Sul punto, v. infra nel testo.