Page 111 - Borrello, Videtta.5a.qxp_.
P. 111
La realizzazione della qualità della vita nelle «città sostenibili» 105
diversità culturale, tema ripreso e precisato nel p. 36 in cui i Governi impegnan -
dosi «a promuovere la comprensione interculturale, la tolleranza, il rispetto
reciproco, insieme a un’etica di cittadinanza globale e di responsabilità condi -
visa» prendono atto «della diversità naturale e culturale del mondo» e ricono -
scono «che tutte le culture e le civiltà possono contribuire a, e sono attori fonda -
mentali per, lo sviluppo sostenibile».
Più nello specifico, la cultura figura all’interno di alcuni targets, assumendo
così una funzione strumentale irrinunciabile rispetto al perseguimento dei veri
e propri obiettivi di sviluppo sostenibile.
Così, l’importanza di un’educazione volta «ad uno sviluppo e uno stile di
vita sostenibile, ai diritti umani, alla parità di genere, alla promozione di una
cultura pacifica e non violenta, alla cittadinanza globale e alla valorizzazione
delle diversità culturali e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile»
(4.7) è strumentale al raggiungimento del quarto goal «Fornire un’educazione
di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti»; le
politiche tese a «favorire un turismo sostenibile che crei lavoro e promuova la
cultura e i prodotti locali», sono strumentali alla realizzazione dell’obiettivo n.
8, «Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile,
un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti» (8.9), tema
ripreso anche nel goal 12 «Garantire modelli sostenibili di produzione e di
consumo»; infine, «Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patri -
monio culturale e naturale del mondo» è azione indispensabile al raggiungi -
mento dell’obiettivo n. 11 «Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi,
sicuri, duraturi e sostenibili» (11.4).
Se, inoltre, si ricollega l’idea di cultura a quella di educazione, si deve poi
necessariamente rilevare come tutta l’Agenda 2030 sia permeata dal tema su cui
si va riflettendo.
In linea con le riflessioni che si vanno conducendo, conviene a questo punto
soffermarsi con maggiore attenzione sul target 11.4. Se è vero, infatti, che
l’Agenda 2030 disegna una nuova progettualità urbana – rectius, secondo
quanto detto, una nuova progettualità del vivere umano – volta alla realizzazione
di una città che effettivamente realizzi non solo i bisogni primari degli individui,
ma una vita dignitosa e di qualità, diventa evidente come il patrimonio culturale
divenga componente imprescindibile di questo generalissimo modello di «città
ideale» disegnata dall’Agenda 2030.
Secondo quanto già osservato, vale la pena rimarcare come l’analisi dei targets
dell’obiettivo 11, restituisca una fotografia in cui l’impegno dei Governi deve
essere parallelamente quello di garantire i bisogni delle persone come individui
(es. 11.1 garantire a tutti l’accesso ad alloggi adeguati, oppure l’11.2., garantire
a tutti l’accesso ad un sistema di trasporti sicuro e sostenibile), ma anche come
esseri sociali, assicurando la possibilità di fruire di aree condivise e impedendo