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La realizzazione della qualità della vita nelle «città sostenibili» 103
D’altro canto, se è vero, come osservato, che inclusione e qualità della vita
non sono espressamente menzionate, sono senza dubbio presenti ad una lettura
appena più approfondita. In tal senso è emblematico il principio dell’uguale
dignità e del rispetto di tutte le culture, nonché, ancor prima, l’affermazione
contenuta nel Preambolo circa l’importanza della vitalità delle culture per tutti
gli esseri umani. In tale prospettiva è altresì particolarmente significativo che gli
Stati non siano impegnati solamente a tollerare la diversità culturale, ma deb -
bano proteggerla, assumendosi così il compito di provvedere attivamente alla
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tutela di questa .
8. La cultura chiave dello sviluppo sostenibile. Cenni e rinvio
Riservandoci di tornare più avanti sul punto, merita comunque a questo
punto della riflessione la cd. Dichiarazione di Hangzhou perché in essa, final -
mente, la cultura è indicata espressamente come chiave dello sviluppo sosteni -
bile. Adottata in sede Unesco ad Hangzhou (nella Repubblica Popolare della
Cina) il 17 maggio 2013, in occasione del Congresso Internazionale su “La cul -
tura: chiave dello sviluppo sostenibile”, la Dichiarazione costituisce un vero e
proprio appello ai vari Paesi del mondo affinché la cultura sia inclusa come
quarto principio fondamentale nell’agenda delle nazioni Unite per lo sviluppo
post 2015, al pari dei diritti dell’uomo, dell’uguaglianza e della sostenibilità; la
“cultura» deve altresì essere collocata al centro delle politiche sullo sviluppo
sostenibile e deve esserle attribuito un preciso ruolo nella lotta contro quelle
piaghe dell’umanità già più volte evidenziate nelle Dichiarazioni da Rio 1992 a
quella, che sarà adottata pochi anni dopo, di New York 2015 (Agenda 2030),
ossia la crescita della popolazione, l’urbanizzazione, il degrado ambientale, le
catastrofi, i cambiamenti climatici, l’aggravarsi delle disuguaglianze e il persistere
della povertà.
La cultura è finalmente indicata espressamente come «chiave» dello sviluppo
sostenibile.
Nell’approccio a tali problemi, il concetto di “cultura” è assunto a tutto
tondo sia dal punto di vista soggettivo – in una duplice declinazione atteso che,
da una parte, destinatari della Dichiarazione, ossia i soggetti chiamati ad attivarsi
in vista del raggiungimento degli obiettivi declinati, sono tutti i Paesi del mondo
e che, dall’altra, la cultura a cui si fa riferimento è quella di tutti i popoli del
mondo e non solo quelle delle comunità indigene a cui avevano fatto riferimento
i primi Summit sullo sviluppo sostenibile – sia dal punto di vista oggettivo, dal
momento che viene chiarito, per la prima volta, in un contesto di tal genere, che
39 L’osservazione è di L. PINESCHI, op. cit., 171.