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4 Maria Borrello
La definizione della sostenibilità attraverso il carattere dell’apertura consen -
tirà, allora, nel secondo momento del ragionamento proposto, di sondare la
morfologia dei rapporti tra le persone entro la dimensione temporale: in
particolare, si evidenzierà la necessità di operare un’inversione nel modo di
ordinare il rapporto tra presente e futuro. Ciò che infatti contraddistingue le
scelte sostenibili è precisamente il loro porsi secondo una modalità proiettiva;
come si avrà modo di argomentare, il proprio della sostenibilità consiste infatti
nella predisposizione e assunzione di normative e prassi capaci di garantire la
durata dell’umanità, in un contesto orientato al benessere. Tale protensione al
futuro determina, in particolare, la necessità di confrontarsi con il carico di
incertezza che lo connatura essenzialmente: l’insuperabilità di tale condizione
di incertezza verrà allora considerata nella sua modalità dispositiva: in tal senso,
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sarà possibile individuare nel futuro la capacità di determinare il presente . In
questo senso, sarà considerato il rapporto tra le generazioni presenti e future,
su cui la sostenibilità individua il suo fondamento. Emergerà allora un precipuo
modo di intendere la questione della responsabilità, che in particolare consentirà
di approfondire, nel terzo momento della riflessione, le modalità tramite le quali
devono articolarsi le relazioni interumane se vogliono essere consistenti con gli
obiettivi della sostenibilità.
Sarà dunque considerata la dimensione relazionale dell’umano come un suo
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tratto essenziale : ciò permetterà di valutare le modalità e i principi su cui le
stra tegie di sostenibilità si fondano. Verranno dunque investigate la modalità
partecipativa e la dimensione inclusiva, nell’ottica di una sostenibilità orientata
alla costruzione di una socialità solidale. Tutte queste tappe concettuali, e la
con siderazione delle problematicità a ciascuna di esse riconnesse, consentiranno
infine di attestare la dimensione dinamica della sostenibilità: si evidenzierà come
le determinazioni assunte in questo campo non possano che esporsi alla
necessità di una loro riformulazione e riconsiderazione. Si potrà allora inscrivere
la sostenibilità, e per conseguenza la sua declinazione sociale, entro il quadro
di una idea di giustizia congenitamente incompleta, e purtuttavia possibile.
La possibilità della giustizia permetterà allora di riconoscere nella vocazione
si rinvia altresì a Anand R.S., Sen A. (2000), Human Development and Economic
Sustainability, World Development, 28, n. 12, pp. 2029-2049.
10 Questo rovesciamento del modo di intenderte la relazione tra presente e futuro
trova un riferimento essenziale nelle riflessioni filosofiche di indirizzo fenomenologico.
Emblematicamente, è stato infatti affermato che il presente costituisca una traccia del
futuro (cfr. J. Derrida, Marges de la philosophie, Editions de Minuit, Parsi, 1972, in
particolare pp. 102-103).
11 Su questo aspetto centrale, tra le diverse prospettive che saranno considerate, si
rimanda sin d’ora a P. Ricœur, Sé come un altro, tr. it., Jaca Book, Milano, 1993.