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GOVERNARE L’IMPERO IN VILLA: DOMIZIANO, L’ALBANUM E LA CORTEa87

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                           III nell’83 ; A. Didius Gallus Fabricius Veiento, consul suffectus nell’80 e
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                           consul  III  nell’85 ;  L. Valerius Catullus Messallinus  console  nel  73  con
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                           Domiziano e consul suffectus nell’85 ; Acilius Glabrio con il figlio console
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                                                                          71
                           nel 91 ; Cornelius Fuscus prefetto al pretorio nell’85 ; Crispinus un paras-
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                           sita di corte ; Rubrius Gallus ; M. Pompeius Silvanus Staberius Flavinus,
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                           consul II nel 74 e consul designatus III per l’83 ; T. Iunius Montanus, con-
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                           sul suffectus nell’80 . La narrazione di Giovenale è verosimilmente fondata
                           sulla  descrizione  di  una  riunione  del  consiglio  realmente  tenuta  nel  corso
                           della campagna contro i Catti dell’82/3, che era presente nel poema di Stazio
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                           De bello Germanico .  L. Iunius Vibius Crispus, A. Didius Gallus Fabricius
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                             67  PIR VIII 2, V 543, p. 283-286; CROOK, 1955, p. 188, n. 340; HOUSTON, 1971, p. 267-
                           272; VASSILEIOU, 1984, p. 50 nt. 67-70; JONES, 1992, p. 57-58.
                             68  PIR  III b, F 91, p. 113-114; SYME, 1980, p. 73; ECK, 1970, p. 59-62; MCDERMOTT,
                                  2
                           1970, p. 133; GALLIVAN, 1981, p. 205. Fu annoverato tra i delatori di Domiziano, sebbene tale
                           descrizione  presente  nelle  fonti  sia  stata  messa  in  discussione  negli  studi:  cfr.  SHERWIN-
                           WHITE, 1966, ad loc. 4.22.4; MCDERMOTT, 1970, p. 129-148; JONES, 1992, p. 53-54.
                                  2
                             69  PIR VIII 2, V 57, p. 25-27; CROOK, 1955, p. 187, n. 328; HOUSTON, 1971, p. 257-258;
                           VASSILEIOU, 1984, p. 57 nt. 88-89; JONES, 1992, p. 57.
                             70  Acilius Glabrio padre è stato talvolta identificato con M. Acilius Aviola, console nel 54
                           e membro del consilium di Claudio, proconsole d’Asia tra il 65 e il 66 e curator aquarum dal
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                           74 al 79: PIR  I, A 62, p. 9; HOUSTON, 1971, p. 328; VASSILEIOU, 1984, p. 51. Tuttavia si
                           tratta  verosimilmente  di  due  senatori  diversi:  DEVREKER,  1977,  p.  227  nt.  26;  GALLIVAN,
                           1978, p. 621-625; JONES, 1992, p. 51. Dovette essere uno dei più stretti amici dell’imperatore,
                           visto che viene citato nel frammento di Stazio. Il figlio M. Acilius Glabrio fu intimo della casa
                           flavia in virtù della posizione del padre e ricoprì il consolato con Traiano nel 91, essendo en-
                           trambi discendenti di due senatori legati ai Flavi. Vd. infra, p. 90.
                             71  PIR  II, C 1365, p. 324; CROOK, 1955, p. 160, n. 113; HOUSTON, 1971, p. 291-292;
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                           SYME, 1971, p. 73-83; JONES, 1992, p. 59-60.
                             72  Crispino viene menzionato nelle Satire di Giovenale (1.26-29; 4.1-33, 108-109) e negli
                           Epigrammi di Marziale (7.99; 8.48); nella satira IV è ritratto un quadro molto fosco del profilo
                           morale di Crispino, massima incarnazione del vizio nella tirata iniziale, mentre nei versi succes-
                           sivi è definito meno crudele di Pompeo e anche di Catullo Messalino che è un conspicuum mon-
                           strum: SANTORELLI, 2012, ad loc. È stato variamente identificato come prefetto al pretorio, pre-
                           fetto d’Egitto, prefetto dell’annona, liberto imperiale, una sorta di parassita di corte senza una
                           posizione ufficiale: WHITE, 1974, p. 377, 382; MCDERMOTT, 1978, p. 117-122; BALDWIN, 1979,
                           p. 109-114; VASSILEIOU, 1984, p. 30-31; JONES, 1992, p. 70; ECK, 2000, p. 197.
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                             73  PIR VII 1, R 127, p. 90-91; CROOK, 1955, p. 181, n. 285; VASSILEIOU, 1984, p. 52;
                           JONES, 1992, p. 58. Secondo gli scoli avrebbe sedotto Domizia, quando non era ancora moglie
                           di Domiziano, ma la notizia è inverosimile.
                             74  PIR VI, P 654, p. 287-288; ECK, 1972, p. 259-275; VASSILEIOU, 1984, p. 54-55; JONES,
                                  2
                           1992, p. 55-56.
                             75  Questo personaggio è stato identificato in Curtius Montanus o in T. Iunius Montanus.
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                           Vd.  PIR II,  C  1615,  p.  393;  HIGHET,  1954,  p.  260;  GRIFFITH,  1969,  p.  144  per
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                           l’identificazione con Curtius. Vd. PIR IV 3, I 781, p. 341 e PIR V 1, M 681, p. 307; SYME,
                           1971, p. 200; SYME, 1983, p. 128; GALLIVAN, 1981, p. 215 per l’identificazione con Iunius.
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                                Stat., Bell. Germ. fr. ap. Valla, Schol. ad Iuv. 4.94 = MOREL, BÜCHNER, BLÄNSDORF
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                           2011 , p. 330: Lumina, Nestorei mitis prudentia Crispi / et Fabricius Veiento potentem signat
                           utrumque  / purpura, ter memores implerunt nomine  fastos / et prope Caesareae confinis
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