Page 93 - 3613-495-3 Mecella, Galimberti, Open A
P. 93
GOVERNARE L’IMPERO IN VILLA: DOMIZIANO, L’ALBANUM E LA CORTEa91
porsi concernono chi assistesse agli agoni poetici, alle rappresentazioni sce-
niche e alle cacce in posizione preminente intorno a Domiziano; quale tipo
di interazione si instaurasse in tali contesti tra l’imperatore, l’aristocrazia lo-
cale che vi poteva essere invitata e gli strati più bassi della popolazione del
luogo che potevano approfittare di quelle occasioni per entrare in contatto
con il princeps. Per il primo, sappiamo che normalmente l’imperatore nei
grandi edifici di spettacolo della capitale, ma anche nella parte più privata
sul Palatino, assisteva ai giochi insieme con le persone a lui più intime, che
attraverso queste apparizioni acquisivano visibilità e consensi presso il po-
polo e comprovavano la loro vicinanza al princeps: membri della famiglia
91
imperiale, eredi designati, personaggi politici di rilievo . Flavio Giuseppe ad
esempio fornisce indicazioni sulle persone che erano vicine a Caligola in oc-
casione dei giochi organizzati sul Palatino nel gennaio del 41, prima del suo
assassinio: Annio Viniciano, un Asprenas, Claudio, M. Vinicius, D. Valerius
92
Asiaticus, Paullus Arruntius . Claudio e M. Vinicius erano membri della
famiglia imperiale; Vinicius era infatti marito della sorella dell’imperatore.
Annio Viniciano e D. Valerius Asiaticus erano consolari di primo rango. Nel
caso del teatro della villa dovremmo includere la moglie di Domiziano, la
nipote Flavia Giulia, così come i membri del consilium e i proximi amicorum
che vi si trovavano. Per gli altri due quesiti è più difficile dare una risposta,
stante il silenzio delle fonti.
Per quanto attiene alla presenza di un presidio militare distaccato
nell’Albanum impegnato nella protezione dell’imperatore in età domizianea,
oltre alla già richiamata partecipazione del prefetto al pretorio Cornelius Fu-
scus alla riunione del consilium principis e alla consuetudine ormai invalsa
che i prefetti al pretorio accompagnassero gli imperatori nei loro spostamenti
su brevi tragitti e nei lunghi viaggi, si può citare una sepoltura ai confini
della proprietà predisposta per il liberto L. Casperius Extricatus, figlio dello
schiavo Candidus Aelianus, per la figlia Casperia Aeliana, per i nipoti L.
Casperius Faunus e L. Casperius Latinus, per la liberta e nutrice Casperia
93
Zotice e per Prosdecte, verna di L. Casperius Latinus . Secondo la ricostru-
zione proposta da G. Di Giacomo, in considerazione del doppio nome servile
del padre, del cognome della figlia e della rarità del gentilizio, Extricatus va
identificato con un liberto del cavaliere Casperius Aelianus, prefetto al pre-
torio sotto Domiziano; la presenza sua e della sua famiglia per lungo tempo
nell’ager Albanus possono essere collegate con le lunghe e frequenti perma-
nenze sul territorio del suo patrono, per adempiere al compito di garantire la
91 Suet., Aug. 45.1; Suet., Claud. 4.3.1; Cass. Dio, 59.7.4; Suet., Claud. 27.2.
92 Ios., AI 19.102-114.
93 CIL XIV.2336 = EDR 138586.