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GOVERNARE L’IMPERO IN VILLA: DOMIZIANO, L’ALBANUM E LA CORTEa79
guardia nelle due grandi nicchie ai lati del vestibolo. Sulle pareti di questa sa-
la, dove confluivano e attendevano coloro che si presentavano per la sola sa-
lutatio e coloro che aspettavano di essere ricevuti godendo dell’incantevole
vista, erano ritratte delle figure stanti, sicuramente membri del personale al
servizio di Domiziano, civili o militari. Tali soggetti pittorici amplificavano
l’effetto visivo già creato dal gruppo di accompagnatori reali che affiancava-
no sempre Domiziano, potenziando la percezione anche della sicurezza
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dell’imperatore grazie alle guardie ubicate nelle nicchie laterali . Del resto i
visitatori venivano ammessi alla salutatio e alle successive udienze private
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in modo controllato grazie al personale preposto . Nella domus sul Palatino,
in maniera analoga, il portico dinanzi alle tre sale principali consentiva a
Domiziano di presentarsi ai salutatores senza lasciare il palazzo. Molti di
costoro non avevano diritto di entrata nell’area più interna e di accesso di-
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retto all’imperatore dopo i controlli di routine . I visitatori che non sarebbe-
ro stati accolti nel palazzo salutavano l’imperatore nei vari cortili, da cui
potevano vedere le sale del peristilio superiore della domus Augustana, ed
egli poteva fare un’apparizione di grande effetto nella sala semicircolare alla
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fine della linea visiva . Coloro che erano più vicini a lui ed erano ammessi
in gruppi più ristretti venivano ricevuti in sale adeguate, secondo il loro sta-
tus sociale, nelle quali Domiziano aveva comunque una posizione premi-
nente; qui egli si sedeva sull’apposito seggio, salutava i presenti e riceveva le
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petizioni . Se il palazzo era stato riorganizzato per funzionare come palco-
scenico per una gerarchia attentamente orchestrata, che esprimeva le diverse
posizioni sociali e livelli di autorità dei vari protagonisti, un criterio simile
sembra essere stato utilizzato per il criptoportico e per l’Albanum, verosi-
milmente opera di Rabirius. Nel periodo imperiale il senato aveva 600
membri e ci si aspettava che tutti partecipassero alla salutatio quando
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l’imperatore era a Roma . R. Wei e B. Kelly in un recente contributo hanno
ribadito che la normalità di questa partecipazione alla vita della corte si in-
terrompeva quando gli imperatori soggiornavano per lungo tempo nelle loro
ville in Italia o per i viaggi nelle province o per le campagne militari, restan-
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do solo ai comites la possibilità di interagire con l’imperatore . Cionono-
stante, alcuni interrogativi sorgono a tal proposito: quanti dei membri della
corte vi partecipavano quando l’imperatore si trovava nella villa di Albano?
29 RICCI, 2021, p. 127-128 e fig. 4-5.
30 WINTERLING, 1999, p. 122-125.
31 GOLDBECK, 2010, p. 167 s.
32 Vd. PFLUG, WULF-RHEIDT, 2022, p. 223-225 e fig. 9.6 per i possibili percorsi dei salutatores.
33 Cfr. GOLDBECK, 2010, p. 144-152.
34 Riguardo alla salutatio si vd. WINTERLING, 1999, p. 117-144; PANI, 2003, p. 27-29;
SUSPÈNE, 2004, p. 419-428; GOLDBECK, 2010, p. 263-281; WINTERLING, 2009, p. 34-57.
35 WEI, KELLY, 2022, p. 87.