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GOVERNARE L’IMPERO IN VILLA: DOMIZIANO, L’ALBANUM E LA CORTEa77
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di sua nipote Iulia, di personale della familia imperiale . Pertanto propongo
in questa sede qualche riflessione sulla composizione della corte che con
Domiziano si trasferiva nell’ager Albanus, ritornando su alcune fonti lettera-
rie ben note per metterle in relazione con altre, soprattutto epigrafiche e ar-
cheologiche, indagate più di recente.
Se per il I secolo d.C. molti studi sono stati dedicati alla composizione
della corte e al suo funzionamento come strumento di governo quando
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l’imperatore si trovava a Roma , minore attenzione sembra essere stata ri-
servata a questi aspetti in riferimento agli spostamenti dell’imperatore, per
periodi più o meno lunghi, in una delle sue ville nella penisola italiana, ecce-
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zion fatta per il principato di Tiberio e il suo lungo soggiorno a Capri . Seb-
bene le fonti storiografiche a nostra disposizione non siano numerose, non
siano esplicite riguardo a questi temi e risentano del processo di vituperatio
cui fu sottoposto Domiziano, può emergere qualche spunto interessante.
2. L’aula Caesaris nella villa
Come è stato messo in rilievo, la composizione della corte itinerante ri-
fletteva, nella sua struttura di base, quella del gruppo che abitualmente aveva
regolare accesso all’imperatore e partecipava alle corrispondenti pratiche ce-
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rimoniali nell’Urbe . I membri della domus Augusta, gli amici principis, i
funzionari civili, i liberti imperiali, i prefetti al pretorio erano una parte rile-
vante nella vita politica e nel governo dell’impero; ad essi dovevano rivol-
gersi quanti desideravano avere accesso all’imperatore per ottenere incarichi
e favori, passando attraverso una sorta di cruna dell’ago, che diveniva ancor
più stretta quando la permanenza in villa riduceva il numero degli amici e
del personale rispetto a quello normalmente presente nell’aula sul Palatino.
In genere l’accesso all’imperatore diventava più difficile ed esclusivo per
l’aristocrazia che abitualmente frequentava il palazzo, ma lo diventava ancor
di più per gli altri, poiché un numero minore di intermediari era disponibile
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per aiutarli . L’interrogativo che si pone per i soggiorni di Domiziano
nell’Albanum da un canto riguarda la consistenza numerica della corte che vi
si trasferiva con lui e di quella che, pur restando a Roma, lo raggiungeva di
20 JONES, 1994, p. 329-335.
21 Tra i vari vd. WINTERLING, 1999; HURLET, 2000, p. 123-150; DEMOUGIN, 2001, p. 207-
229; HURLET, 2001, p. 159-183; PANI, 2003; SUSPÈNE, 2004; WINTERLING, 2009, p. 79-102;
MICHEL, 2015.
22 GEORGE, 2022, p. 244-246.
23 HALFMANN, 2022, p. 273.
24 HALFMANN, 2022, p. 286.