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Patrizia Arena

                           Università Europea di Roma

                           Governare l’impero in villa:

                           Domiziano, l’Albanum e la corte



                             Il principe viaggiava in Italia abitualmente, soggiornando nelle sue pro-
                           prietà secondo tempi scanditi dal calendario ufficiale e dalle  abitudini sta-
                           gionali, che prevedevano periodi al mare e in campagna, anche in funzione
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                           delle particolarità climatiche dei luoghi . Quando restava nella capitale, in
                           realtà, non risiedeva soltanto nel complesso palaziale sul Palatino, ma anche
                           negli horti, che dovevano avere strutture e ambienti adeguati per accogliere
                           personale domestico, amministrativo e militare. Molteplici erano le ville im-
                           periali frequentate dagli imperatori, presso i colli Albani, la Sabina, l’Etruria,
                                                                                    2
                           la Campania, nelle quali essi si trasferivano con parte della corte . Ogni im-
                           peratore ne prediligeva alcune o una in particolare. Domiziano sicuramente
                           preferì la villa presso il lago Albano, di cui curò l’ampliamento e la monu-
                                                                           3
                           mentalizzazione, quasi come per la domus sul Palatino .


                           1. Domiziano e l’Albanum

                             Il secondogenito della dinastia flavia aveva dimostrato la sua predilezione
                           per la villa di Albano già nel 70 d.C., dove visse fino al rientro del padre a
                           Roma nell’ottobre dello stesso anno. Cassio Dione ci informa del fatto che in
                           questo luogo il giovane si abbandonava alla relazione adulterina con Domi-
                           zia Longina, che poi sarebbe diventata sua moglie, oppure si dilettava a in-
                                                                           4
                           filzare le mosche con degli stili per ingannare il tempo . L’Albanum si dilatò
                           progressivamente dal principato di Domiziano, cui si riconduce  il rinnova-
                           mento  della  parte  centrale  della  villa,  a  quello  severiano,  estendendosi  da
                           Castel  Gandolfo  fino  ad  Albano  Laziale  e  comprendendo  tutta  l’area  del




                             1  Vd. il contributo di F. Chausson dedicato alla falsa immobilità del principe e ai suoi spo-
                           stamenti: CHAUSSON, 2021, p. 181-186.
                             2  Cfr. LAFON, 2001, p. 128-150, 242-255.
                             3  Plin., Ep. 4.11.6 (fine dell’89 d.C.); Tac., Agr. 45.1 (93 d.C.); RICCI, 2021, p. 127.
                             4  Cass. Dio, 66.3.4; 66.9.4; cfr. Suet., Dom. 3. Riguardo alla relazione con Domitia Lon-
                           gina vd. infra, p. 80-81.
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