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I SEVERI IN NUMIDIA A CIRTA E NEL SUO TERRITORIOa279

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                           gravemente lacunosi .
                             Restano tre piccoli gruppi di tre iscrizioni, i primi due databili con certez-
                           za o buona verisimiglianza tra 202 e 203, che meritano maggiore attenzione.
                             Il primo è un piccolo gruppo di tre dediche, due da Cirta e una da Rusica-
                           de. A Cirta viene offerta una statua (?) alla Fortuna Redux Augusta per la
                           salvezza e il proficuo ritorno degli imperatori e della mater Augusti, Caesa-
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                           ris et castrorum  Iulia Domna .  Chi  dedica  è  l’edile,  triumviro  e  prefetto
                           delle colonie C(aius) Sittius Flavianus che, ottenuto l’onore della prima cari-
                           ca, si distingue per una serie di evergesie. Per l’epiteto di Pius attribuito a Ca-
                           racalla, la dedica non può essere datata prima del 201. Ha attratto l’attenzione
                           degli studiosi il riferimento al reditus imperiale: si allude evidentemente al ri-
                           torno a Roma, ma è difficile dire se dal viaggio nella provincia o da una spedi-
                           zione vittoriosa. Pflaum, convinto che Cirta fosse compresa nell’itinerario di
                           viaggio, è a favore della prima ipotesi; ed è infatti arduo ammettere, nel se-
                           condo  caso,  che  non  si  faccia  allusione  all’expeditio.  Aggiungerei  che  elo-
                           quente pare anche il riferimento a Fortuna, con la quale i Severi – e in parti-
                           colare il primo di essi – ebbero sempre un rapporto stretto, testimoniato, oltre







                           non descritto con dedica lacunosa a Severo e Caracalla, datato da Pflaum tra 198 e gennaio
                           202; le due dediche CIL VIII.6999 e 7001, la prima lacunosa, la seconda databile al 214 d.C.;
                           CIL VIII.7062 (197 d.C.), dedica a Settimio Severo e Caracalla; due miliari: CIL VIII.10304
                           (220  d.C.)  e  10305  (post  213  d.C.),  relativi  rispettivamente  a  Elagabalo  e  Caracalla;  CIL
                           VIII.19495 (197 d.C.), dedica a Severo da parte dei Cirtensi (vd. BERTOLAZZI, 2020 a, p. 204
                           e 273). Provengono da Rusicade: CIL VIII.7963 (222-235 d.C.?), dedica di statua e tetrastilo
                           alla Victoria e a Severo Alessandro; CIL VIII.7964 (218-222 d.C.?), dedica di statua a una
                           divinità  augusta  (ancora  Victoria o  Fortuna),  per  la  salvezza  di  Elagabalo;  CIL  VIII.7972
                           (forse 209 d.C.), dedica a Severo e figli; CIL VIII.7973 (forse 215 d.C.), dedica (di statua?) a
                           Caracalla; CIL VIII.6995 (tra 193 e 195 d.C.), dedica al divo Pertinace.
                             41  Gravemente lacunose le iscrizioni CIL VIII.6990, 7023, 7965, 19495; ILAlg II.1.572
                           (forse Elagabalo).
                             42  CIL VIII.6944 = ILAlg II.1.473: [Fortu]nae Reduci | Aug(ustae) sacrum, | pro salute et
                           felicissimo reditu | Imp(eratoris) Caesaris L(uci) Septimi Severi Pii Pertina|cis Augusti, Adia-
                           benici,  | Parthici  Maximi,  fortissimi feli|cissimique pr(incipis); et Imp(eratoris) Caesaris  |
                           M(arci) Aureli Antonini Pii Felicis | Augusti [[et L(uci) Septimi Getae, nobilissimi Caesaris,
                           pii]]ssimorum  | fil(iorum) Aug(usti)  nostri et Iuliae  Augus|t(a)e, matris  Augusti  [[et
                           Caes(aris)]] et cas|trorum totiusque domus divina[e] | eorum. C(aius) Sittius Q.fili. Quirina |
                           Flavianus, IIIvir, praefec|tus coloniarum, ob hono|rem  IIIviratus dedit dedicavitque  |
                           repr(a)esentantis etiam suo quoque  | tempore utriusque honoris r(ei) p(ublicae) ho|noraris
                           summis ((sestertiis)) vicenum mill|ium nummus; et ob dedicationem | tanti numinis ludos quo-
                           que scae|nicos populo aedidit. | D(ecreto) d(ecurionum) s(ua) p(ecunia) p(osuit).
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