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I SEVERI IN NUMIDIA A CIRTA E NEL SUO TERRITORIOa277
Considerando allora come ipotesi di lavoro il viaggio africano dei Severi
tra l’autunno del 202 e la tarda primavera dell’anno successivo, si tratta di
ragionare sul fatto che, oltre a Lepcis e assai probabilmente Cartagine, esso
possa aver compreso la Numidia dove il sovrano avrebbe visitato il grande
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accampamento militare , e – questo il punto che ci interessa – anche la ca-
pitale delle quattuor coloniae, una città che per molteplici ragioni aveva con
il sovrano un rapporto stretto.
2. Severo in Numidia, a Cirta e nel territorio
Il distacco della Numidia meridionale dalla Proconsolare e la creazione di
una provincia autonoma, con la presenza della legio III Augusta posta sotto
l’autorità di un governatore di rango pretorio, rappresentano la maggiore no-
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vità, impossibile purtroppo da datare con certezza, per questo territorio .
Nell’itinerario di viaggio severiano non potevano mancare Lambesi – come è
stato da più parti ipotizzato – e, a mio avviso, Cirta, città socialmente ed eco-
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nomicamente vitale, che acquista una ‘vera esistenza’ solo in epoca flavia .
I notabili di Cirta arrivarono a possedere fortune considerevoli, nel periodo
di massimo splendore della città. Alla fine del regno di Adriano e soprattutto
con Antonino Pio, quello che è stato definito ‘il clan dei Cirtensi’ gravitava
intorno alla corte imperiale – Frontone ne rappresenta l’esempio migliore –,
mentre la fine del II secolo coincide con un momento di crisi per le sue fami-
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glie aristocratiche, a causa degli assassini commissionati da Commodo .
Di recente Anne-Florence Baroni si è occupata di un’iscrizione cirtense
(databile tra 193 e 195 d.C.), che ricorda l’erezione di una statua a Pertinace
30 Ricca al riguardo la documentazione epigrafica. Oltre alle iscrizioni già citate (supra,
nt. 26), merita di essere ricordata quella che menziona il rifacimento del tempio severiano e
una piscina, l’Aqua Septimiana Felix (LE GLAY, 1967).
31 CORDOVANA, 2007, p. 368 «non è escluso che la creazione (della nuova provincia) ri-
salga all’epoca del viaggio dell’imperatore e della sua famiglia in Africa, nel 202-203». Cin-
que le iscrizioni che ricordano il legatus Augustorum pro praetore Ti. Subatianus Proculus:
due da Cuicul, la dedica a Mars Augustus del 210 d.C. (ILAlg II.3.7674) e l’iscrizione per le
due figlie del legatus provinciae splendidissimae Numidiae (ILAlg II.3.7898 = ILS 9488); la
dedica pro salute Imperatorum et Iuliae Augustae da Casae (CIL VIII.4323 = 18528, del 208
d.C.); e infine le due dediche, ancora una volta pro salute della famiglia imperiale di Lambae-
sis (CIL VIII.18252 e THOMASSON, 1996, p. 177, n. 52 b, del 209 d.C.). Sui Claudii Subatiani
di Cuicul: CHRISTOL, 1987, p. 499-500; SALOMIES, 1997; SALCEDO DE PRADO, 2006.
32 Per Cirta un momento chiave, dopo la fase reale, è la tarda età triumvirale, quando Ot-
taviano le accorda lo statuto di colonia. Il quadro storico e politico-istituzionale della città è
restituito da LASSÈRE 1977, p. 166-169 e da BRIAND-PONSART, 2006.
33 LE GLAY, 1982, p. 755-782 e già Pflaum, nelle Inscriptions Latines de l’Algérie.