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242aALISTER FILIPPINI
scitico-sarmatici, gli Iazigi del Medio Danubio e i Roxolani del Basso Danu-
bio. Tali Kuintilioi andranno identificati con i celebri consolari, i Quintilii
fratres (ord. 151), piuttosto che con i loro figli; tuttavia, «sebbene fossero
in due e dimostrassero prudenza, coraggio e molta esperienza, non erano
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riusciti a porre termine alla guerra» . Il ruolo di autokratores deve intender-
si come quello di legati Augusti sovraordinati ai normali governatori provin-
ciali, in maniera analoga a quei comites et legati che già avevano diretto le
operazioni militari negli anni precedenti. Con ogni probabilità, il principale
obiettivo dei Quintilii era il territorio degli Iazigi nel Grande Alföld (vd. su-
pra, § 6.2.1).
6.4.2. Al di là del Danubio:
l’ultima offensiva contro Marcomanni e Quadi (ca. 178-179) 82
Il 3 agosto 178 gli Augusti Marco Aurelio e Commodo lasciavano Roma
per tornare sul Medio Danubio (expeditio Germanica secunda): Sirmium sa-
rebbe stata prescelta, ancora una volta, come sede imperiale e base operativa,
per coordinare le offensive lanciate su entrambi i fronti di guerra.
Un escerto dioneo (ELG 63) rivela alcune trattative condotte da Marco, in
quel periodo (ca. 178-179), con gli Iazigi e i Buri per guadagnare il loro so-
stegno contro i limitrofi Quadi, ormai considerati nemici dagli stessi barbari
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del Grande Alföld . A costoro l’imperatore avrebbe garantito di voler «pro-
seguire la guerra fino in fondo» (μέχρι παντὸς τῷ πολέμῳ χρήσεσθαι), senza
lasciar tregua ai Quadi; tale promessa (che può ritenersi sincera) svela quella
lucida, spietata intenzione di sterminare Marcomanni e Quadi, che poco
tempo dopo sarebbe emersa ancor più chiaramente (vd. infra, ELG 65). Le
informazioni sulle operazioni successive sono scarse: tra 178 e 179 il pre-
fetto del pretorio Taruttienus Paternus, già segretario di cancelleria (vd. su-
pra, § 6.2.5) e specialista de re militari, guidò un’offensiva transdanubiana,
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coronata da una grande vittoria . Il luogo della battaglia non è noto, ma pare
verosimile che si fosse svolta nel territorio dei Quadi: in quella stessa regio-
ne operò infatti M. Valerius Maximianus, un ufficiale equestre da poco
adlectus inter praetorios (ca. 179) e posto subito a capo della legio I Adiu-
81 Cass. Dio, 71.33.1 (via Xifilino): i Quintilii dotati di prudenza, coraggio ed esperienza,
entrambi autokratores sul fronte di guerra nel 177; Cass. Dio, 72.5.3-4 (via Xifilino): i Quin-
tilii fratres, dotati di grande fama di cultura, esperienza militare, concordia e ricchezza, più
volte compartecipi delle magistrature e di incarichi di governo congiunti, infine condannati a
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morte da Commodo nel 182. Sui Quintilii fratres: PIR VII 1, Q 21, p. 12-14 (Sex. Quintilius
Condianus) e Q 27, p. 18-20 (Sex. Quintilius Valerius Maximus).
82 BIRLEY, 1987 , p. 207-208; ROSSIGNOL, 2020, p. 493-499.
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83 Cass. Dio, 71.18 (ELG 63).
84 Cass. Dio, 71.33.3 (via Xifilino).