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234aALISTER FILIPPINI
traianea e adrianea, essi avevano più volte insistito – anche in maniera belli-
cosa, infrangendo talora il foedus con Roma – per ottenere di stanziarsi nei
territori più occidentali della Dacia Superior e non erano stati accontentati,
se non in misura parziale.
In epoca giulio-claudia gli Iazigi, un popolo seminomade di pastori e ca-
valieri-arcieri, di lontane origini scitico-sarmatiche, avevano infatti fondato
uno stato-cuscinetto, avallato da Roma, in posizione intermedia tra la pro-
vincia Pannonia e il regno ostile dei Daci; avevano allora occupato la Bačka
serba, incuneata tra il limes pannonico-danubiano e il fiume Tisza, e, più a
est, il limitrofo Banato serbo-romeno, posto tra il Tisza e il regno dacico;
proprio dal Banato pare che avessero scacciato i Daci, facendoli regredire sui
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Carpazi . Nei decenni successivi gli equilibri mutarono, fino alla prima
guerra dacica (102), quando Traiano occupò il Banato orientale (romeno)
con presidi militari, mentre Decebalo riprendeva il controllo del Banato oc-
cidentale (serbo), allontanandone gli Iazigi. Alla fine della seconda guerra
dacica (106) l’imperatore incluse l’intero Banato nella nuova provincia Da-
cia e non acconsentì alle richieste di restituzione da parte degli alleati Iazigi,
neppure quando esse sfociarono in una vera e propria sollevazione (108),
prontamente repressa da P. Aelius Hadrianus, legato di Pannonia Inferior.
Gli Iazigi si ribellarono nuovamente sotto Adriano (ca. 117-119), chieden-
do di poter tornare nel Banato, e ne ottennero allora solo una parte, quella oc-
cidentale (serba), un territorio di natura pianeggiante e acquitrinosa; nondime-
no essi continuarono a nutrire l’aspettativa di insediarsi sulle colline del Ba-
nato orientale (romeno), che sarebbero state più utili per l’allevamento delle
loro greggi, ma non vennero cedute dai Romani. La parziale concessione
adrianea rientrava nel piano generale di ridimensionamento del grande com-
parto daco-mesico di Traiano (Eutropio ritiene, addirittura, che l’imperatore
avrebbe preferito sgombrare l’intera Dacia: vd. supra, § 5.2): la Dacia traia-
nea venne ridotta e suddivisa in tre province indipendenti (Dacia Superior,
Inferior, Porolissensis); i suoi territori più occidentali (il Banato serbo) furono
assegnati agli Iazigi; i territori transdanubiani del Basso Danubio (Valacchia e
Moldavia meridionale), che Traiano aveva aggregato alla Moesia Inferior (ca.
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102-117), vennero invece attribuiti ai sarmatici Roxolani .
Per i successivi cinquant’anni, gli Iazigi continuarono a essere alleati
dell’impero, ma rimasero insoddisfatti delle loro condizioni di stanziamento
territoriale. Forse già nel 170 Marco, insieme al suo stato maggiore, aveva
56 Iazigi dal Basso al Medio Danubio in epoca giulio-claudia: HARMATTA, 1970, p. 41-45;
ISTVÁNOVITS, KULCSÁR, 2017, p. 183-191.
57 Iazigi del Medio Danubio in epoca traianeo-adrianea: ARDEVAN, ZERBINI, 2007, p. 35-
41, 51-54; ISTVÁNOVITS, KULCSÁR, 2017, p. 216-234. Confini tra Iazigi e Romani nel Banato:
GRUMEZA, 2018.