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MARCO SUL DANUBIO TRA FOSFORO E MIELE. L’IMPERATORE E I SUOI COMITESa229
timoriti, inviarono al governatore della ‘Peonia’ (Παιονίαν) – ossia di Pan-
nonia (Superior) – Iallius Bassus i propri ambasciatori, in numero di dieci,
uno per ogni tribù, guidati dal re dei Marcomanni Ballomar; fu dunque si-
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glata la pace .
Da un lato è notevole l’apparizione sulla frontiera medio-danubiana tanto
dei Longobardi, che nel I sec. d.C., secondo la Germania di Tacito, erano
stanziati presso i Senoni, lungo il basso corso dell’Elba, quanto dei pannonici
Osii (Ὀσίων, così andrà infatti corretta la lectio Ὀβίων dei codici), che erano
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tributari dei Quadi e dei Sarmati . I primi avrebbero risalito l’Elba fino alle
sorgenti nella Selva Boema, nel cuore del regno dei Marcomanni, i secondi
invece sarebbero discesi dai Piccoli Carpazi (Slovacchia) fino al Danubio.
Dall’altro lato pare significativa l’azione diplomatica di Iallius Bassus,
volta a ristabilire subito la pace con i Marcomanni, in attesa di misure più
decisive; forse il governatore, mirando al contenimento difensivo della pres-
sione barbarica, seguiva le direttive di Vero. In ogni caso, l’accordo non sa-
rebbe durato a lungo: la HA riporta, tra 167 e 168, una situazione di rinno-
vata crisi politico-militare, determinata dalle incursioni di Vittuali e Marco-
manni e dal sopraggiungere di vari altri popoli, messi in fuga dalla pressione
dei ‘barbari dell’entroterra’ (barbari superiores). I fuggitivi chiedevano di
essere accolti nell’impero e, in caso contrario, minacciavano la guerra; tra i
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popoli ribelli sono citati anche i Quadi . La menzione dei Vittuali, un po-
polo germanico che appare qui per la prima volta e che le fonti tardoantiche
(Eutropio, Ammiano) associano, insieme ai Taifali, alla lega dei Vandali,
suggerisce che alle spalle di tali sommovimenti, nell’entroterra transcarpati-
co, agisse da propulsore la grande migrazione dei Goti, con la sua schiac-
ciante pressione sui Vandali, i cui vari sottogruppi (Silingi e Asdingi: vd.
infra, § 6.2.4) furono sospinti dalla Slesia e dai Sudeti verso la Porta di Mo-
ravia (Ostrava, Repubblica Ceca) e, ancor più a est, verso i Beschidi e i Car-
pazi (valico di Užhorod, Ucraina).
6.1.2. Tra l’Italia e l’Illirico:
le strategie difensive degli Augusti (ca. 168-170) 43
Al principio del 168 gli imperatori partivano da Roma, diretti ad Aquileia
e quindi alla Pannonia Superior. Questa expeditio suscitò il subitaneo timore
di molti re barbarici, che richiesero la pace, ma fu presto funestata dalla
morte del prefetto del pretorio Furius Victorinus e di buona parte
40 Petr. Patr., fr. 6 Müller = Cass. Dio, 71.3.1 a.
41 Tac., Germ. 40.1 (Longobardi), 43.1-2 (Osii).
42 HA Marc. 14.1-3 (Vittuali, Marcomanni, Quadi).
43 BIRLEY, 1987 , p. 155-157; ROSSIGNOL, 2020, p. 285-291.
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