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praetore exercitus legionarii et auxiliorum per Orientem in Armeniam et O-
srhoenam et Anthemusiam ductorum): tale exercitus era pertanto costituito
tanto da una legione, quanto da reparti ausiliari, inviati a combattere dapprima
in Armenia (ca. 163-164), poi in Osroene (ca. 165) e nella limitrofa Anthemu-
sia. La titolatura di Fronto rivela che il suo ruolo non si limitava a quello di un
comandante militare (legatus), ma comprendeva anche la funzione presidiale
(pro praetore); i poteri giuridico-amministrativi di un praeses (legatus Au-
gusti pro praetore) potevano infatti risultare necessari per riorganizzare i re-
gni-clienti di Armenia e Osroene. Si noti come allora Lucio Vero preferì re-
staurare il regime dei regni-vassalli anziché provincializzare quei territori,
come avvenne per l’Armenia di Traiano (114) e l’Osroene di Caracalla
(216). Intorno alla metà del 165, a Fronto fu conferito il consolato suffetto,
da lui rivestito in absentia, mentre si trovava ancora in Oriente; l’assunzione
del titolo ufficiale di comes di Lucio Vero deve considerarsi contestuale
all’acquisizione del rango consolare. Pochi mesi dopo, Fronto venne inviato
in Italia per sovrintendere ad alcune operazioni di arruolamento (missus ad
iuventutem per Italiam legendam): doveva trattarsi del dilectus straordinario
per le due nuove legioni II e III Italicae, di cui si occuparono il procuratore
imperiale Ti. Claudius Proculus Cornelianus e il suo superiore, il consolare
Cn. Iulius Verus, già governatore di Syria; tali operazioni di leva si colloca-
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no tra la fine del 165 e i primi mesi del 166 .
Alla luce del cursus di Claudius Fronto possiamo inquadrare meglio le car-
riere degli altri legati di legione che parteciparono alla guerra partica e pari-
menti ottennero da Vero incarichi di grande rilievo. Nel 162 P. Iulius Gemi-
nius Marcianus, già legato della legio X Gemina (Vindobona, Pann. Sup.), di-
resse le vexillationes pannoniche inviate in Cappadocia e, poco dopo, fu no-
minato legato d’Arabia; durante questa legazione Marcianus fu designato al
consolato suffetto, che rivestì nel 165 o 166. Q. Antistius Adventus, già legato
della VI Ferrata (Caparcotna, Syr. Pal.), assunse il comando della II Adiutrix
(Aquincum, Pann. Inf.) e la guidò attraverso l’Armenia fino all’Iberia (odierna
Georgia). Tra 164 e 165 Adventus subentrò a Marcianus nel governo
dell’Arabia, ottenendo poi la designazione al consolato suffetto (166). Per
quanto il titolo di comes non compaia nelle iscrizioni onorarie di Marcianus e
Adventus, la loro diretta partecipazione alla guerra armeno-partica, il gover-
natorato dell’Arabia e la rapida elevazione al consolato li iscrivono comunque
tra i membri più importanti dello stato maggiore di Lucio Vero.
P. Martius Verus fu un vir militaris di prima grandezza: nel 162, in
quanto legato, condusse la legio V Macedonica dal Delta del Danubio (Troe-
smis, Moes. Inf.) in Cappadocia e quindi in Armenia, operando sotto le di-
27 Ti. Claudius Proculus Cornelianus: MIGLIORATI, 2011, p. 465-467.