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MARCO AURELIO CON FAUSTINA MINORE NEL CUORE DELL’ANATOLIAa195

                           sofista sarebbe avvenuta già nel 175, come conferma anche il fatto che Erode
                           avrebbe scritto a Cassio una lettera brevissima e lapidaria dal seguente con-
                           tenuto:  «Erode  a  Cassio:  impazzisti»  (Ἡρώδης  Κασσίῳ·  ἐμάνης),  manife-
                           stando così la propria totale  disapprovazione  nei  confronti della  rivolta.  È
                           sintomatico in proposito il commento di Filostrato: «questa lettera la conside-
                           riamo non solo un biasimo, ma anche una prova di forza di un uomo che met-
                                                                                100
                           teva  a  servizio  dell’imperatore  le  armi  del  suo  ingegno» .  A  conferma
                           dell’avvenuta rappacificazione Marco per un verso lasciò a Erode il delicato
                           compito di operare delle scelte fra i Platonici, gli Stoici, i  Peripatetici e gli
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                           Epicurei  per  le  cattedre  di  filosofia ,  e  per  un  altro  tolse  la  cattedra  ‘uni-
                           versitaria’ di Atene a Θεόδοτος e la diede all’erodiano  Claudius Hadrianus
                           che rimase nella città fino al 178 e poi fu ‘promosso’ al θρόνος di Roma; dopo
                           di lui e fino all’età dei Severi la cattedra di sofistica rimase in mano a espo-
                           nenti direttamente o indirettamente appartenenti alla corrente  erodiana, quali
                                                                          102
                           Παυσανίας (anche lui passato al θρόνος della capitale) , Εὐοδιανός di Smir-
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                           ne e Ἀσπάσιος di Ravenna . In due casi la carriera di questi illustri personag-
                           gi parve ‘burocratizzarsi’: Claudius Hadrianus ebbe da Commodo la procura-
                                                                                            104
                           tela  ducenaria  ab epistulis Graecis  e  il  suo  cuore  non  resse  alla  notizia ;
                           Ἀσπάσιος ottenne la medesima promozione da Severo Alessandro. Questi dati
                           rivelano,  nell’acuta  visione  mazzariniana,  non  solo  come  nell’età  di  Marco
                           Aurelio gli intellettuali ‘universitari’ fossero divenuti «strumento passivo della
                           politica dell’imperatore, anzi di un imperatore in conflitto con l’altro», ma an-
                                                                                     105
                           che come i docenti di Roma fossero burocrati o aspirassero a esserlo .
                             Al termine di questa solo apparente digressione – in realtà un vero e pro-
                           prio ‘affondo’ psicanalitico nel vissuto di Marco Aurelio tanto sul piano bio-
                           grafico quanto su quello politico e culturale – la biografia filostratea del ce-
                           lebre sofista finisce per rivelarsi una fonte di prim’ordine, proprio perché ca-
                           pace di offrire in modo esplicito chiavi di lettura effettivamente presenti ma
                           inespresse nella Historia Augusta e in Cassio Dione. Filostrato, infatti, rivela
                           apertis verbis per un verso quanto fosse invisa l’Augusta all’illustre retore
                           ateniese e per un altro quanto quest’ultimo considerasse esecrabile – o per lo
                           meno lo dichiarasse tale – il ‘folle’ gesto compiuto da Avidio Cassio. E tutto
                           questo avviene anche nelle Vitae sophistarum mediante il ricorso a carteggi
                           epistolari – fra Erode e Avidio Cassio o, come vedremo, fra Marco e lo stes-


                             100  Philostr., VS 2.1.563-564. Sul furor Cassianus C.I. 9.8.6 pr.; BALDINI, 1978, p. 659.
                             101  Philostr., VS 2.2; Dio Cass., 71.31.3; Zon., 12.3; Lucian., Eun. 3; CORTASSA, 1984, p.
                           708-711, 734-737; AVOTINS, 1975, p. 313-315.
                             102  Philostr., VS 2.13.
                             103  Philostr., VS 2.16; 2.33.627-628. PIR I, A 1262, p. 257; SCHMID, 1907, c. 1153.
                                                          2
                             104  Philostr., VS 2.10.590. PIR  IV 2, H 4, p. 45-46.
                                                   2
                             105  MAZZARINO, 1966 =1974, p. 163-164.
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