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MARCO AURELIO CON FAUSTINA MINORE NEL CUORE DELL’ANATOLIAa193

                           almeno in un punto, poiché conferma l’atteggiamento decisamente benevolo
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                           dell’imperatore nei confronti di Erode . A ogni modo, anche se il processo
                           di Sirmium dovette concludersi senza conseguenze per nessuno dei conten-
                           denti  e  nonostante  la  lettera  inviata  da  Marco  agli  Ateniesi  affinché  si  ri-
                           conciliassero con il sofista loro concittadino, Erode non ritornò subito in pa-
                           tria, ma preferì fermarsi presso i propri possedimenti in Epiro, almeno finché
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                           i conflitti non si spensero del tutto : nel 175, il celebre sofista fece final-
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                           mente rientro in città, ricevendo una regale accoglienza , poco prima che
                           scoppiasse la rivolta di Avidio Cassio.
                             A distanza di qualche anno dall’incresciosa vicenda di Sirmium, l’astuto
                           sofista tornava però a ‘sondare’ il terreno nel tentativo di capire quale fosse
                           la disposizione d’animo di Marco nei suoi riguardi: un passo di Filostrato ri-
                           porta  infatti  il  testo  di  un’epistola  che  l’imperatore  avrebbe  indirizzato  a
                           Erode, in risposta a una missiva nella quale il sofista si sarebbe lamentato del
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                           fatto  che  non  ricevesse  più  lettere  da  Marco  come  avveniva  in  passato .
                           Questo momentaneo ‘raffreddamento’ dei rapporti ebbe a verificarsi in signi-
                           ficativa e certo non casuale concomitanza con la riorganizzazione delle cat-
                           tedre ufficiali di Roma e Atene: infatti, nonostante provvedimenti significa-
                           tivi fossero stati presi già da Antonino Pio nell’ambito dell’attività di docen-
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                           za , tuttavia il primo a istituire cattedre statali per gli insegnamenti superiori
                           fu Marco Aurelio. Come si è accennato, nel 176 Marco e Commodo fecero
                           visita ad Atene e, proprio per intermediazione di Erode, furono iniziati, nel
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                           settembre-ottobre di quell’anno , ai misteri eleusini, gli stessi ai quali era
                           stato iniziato già Lucio Vero e, ancor prima, Adriano, quest’ultimo forse ad
                           opera  di  un  parente  dello  stesso  Erode,  ossia  C. Iulius Eurycles Hercula-
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                           nus . Marco istituì nella città greca cattedre destinate a essere ricoperte da
                           docenti pubblici per ogni disciplina, regolarmente stipendiati dal fisco impe-
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                           riale con un μισθός annuale . Nell’età di Marco Aurelio, dunque, le cattedre
                           di sofistica più ambite erano quella di Roma, statale, e quella di Atene: il
                           θρόνος dell’una fu occupato da Φίλαγρος, Λολλιανοῦ … ἀκροατής, un pro-



                             86  Sul dissidio  fra Erode e gli Ateniesi  vd.  SEG  XXIX.127;  OLIVER,  1970,  p.  1-42;
                           OLIVER, 1974, p. 265-267; WILLIAMS, 1976, p. 67-83; CORTASSA, 1984, p. 650-651, 655, 657,

                           659, 663, 665; CORTASSA, 1985, p. 177-182; KENNELL, 1997, p. 346-362; WANKERL, 2009, p.
                           17-94.
                             87  Philostr., VS 2.1.562-563.
                                   2
                             88  IG II .3606; LEWIN, 1995, p. 50; POMEROY, 2007 = 2009, p. 121-123; TOMA, 2008, p.
                           22-24.
                             89  Philostr., VS 2.1.562-563.
                             90  ARENA, CASSIA, 2016, p. 85-95.
                             91  IG II .2.3411, 3620, 3622; CORTASSA, 1984, p. 734-735, 762-765.
                                   2
                             92  ARENA, CASSIA, 2016, p. 50-52 e stemma 1.
                             93  Dio Cass., 72.31.3; Zon., 12.3. COPPOLA, 1994, p. 320-322.
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