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MARCO AURELIO CON FAUSTINA MINORE NEL CUORE DELL’ANATOLIAa183
A fronte di queste posizioni vi sono quelle ‘colpevoliste’ di Instinsky,
Spiess e Astarita, la quale ha preso apertamente le distanze dalla ricostruzio-
ne proposta da Baldini e considerato invece apocrifo il carteggio e certa la
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complicità di Faustina . Grimal, poi, ha definito «poco credibile» la versio-
ne colpevolista di Cassio Dione, poiché Faustina «probabilmente non aveva
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avuto parte alcuna nella ribellione di Cassio» . Frézouls ha ritenuto che le
due tesi non fossero necessariamente inconciliabili fra loro e che, volendo
ipotizzare una connivenza dell’Augusta, si sarebbe potuto concludere che ella
avesse in un primo momento favorito Avidio ma, dopo il gesto plateale
dell’usurpazione da parte del suo complice, presa dal panico, avesse spinto
Marco ad assumere una condotta intransigente allo scopo di allontanare da se
stessa qualunque ombra di sospetto: comunque, in entrambi i casi,
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«l’impératrice a un dessein politique et prend position» . Secondo Migliorati,
«la supposta connivenza dell’imperatrice Faustina sembra un’invenzione di
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certa propaganda a lui [i.e. Marco Aurelio] favorevole» . Ancora diversa la
prospettiva di Aste, il quale, pur nelle difficoltà esegetiche poste dalle due te-
stimonianze, propende nettamente ad accordare credito alla tesi ‘colpevolista’:
tanto Cassio Dione quanto la Historia Augusta
non consentono di approdare a una ricostruzione lineare ed esaustiva di quei
fatti, lasciando in sospeso diversi interrogativi sul ruolo dei personaggi coin-
volti più o meno direttamente, sulle modalità organizzative e sulle conseguenze
che la ribellione ebbe negli equilibri politici dell’Impero. In generale, la testi-
monianza dionea appare degna di fede, in quanto è il resoconto di un contem-
poraneo, in grado di consultare documenti ufficiali presenti negli archivi impe-
riali – fu, infatti, consul suffectus nel 206 o nel 222 e consul ordinarius nel
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229 –, integrando le fonti anche con la tradizione indiretta di tipo orale .
32 INSTINSKY, 1972, p. 475; SPIESS, 1975, p. 33-34; ASTARITA, 1983, p. 107-108 e nt. 69:
«se le lettere sono autentiche in quella parte che riguarda la presenza della coppia imperiale a
Formia, Albano e Capua, il dossier risale a un periodo molto anteriore alla rivolta e la sua dif-
fusione non aveva altro scopo che mostrare Faustina madre buona e moglie esemplare; ne
consegue che la parte in cui l’imperatrice viene scagionata dalla complicità con Avidio Cassio
è falsa; se invece le lettere sono autentiche in quest’altra parte, il falsario non avrebbe avuto
motivo di inventare episodi come la presenza di Marco Aurelio ad Albano. In conclusione, il
dossier non può essere autentico»; e ancora ibid., p. 114-115, 117-118.
33 GRIMAL, 1991 = 1993, p. 170-171, 175, 177, 242.
34 FRÉZOULS, 1994, p. 126.
35 MIGLIORATI, 2007, p. 209.
36 MILLAR, 1964, p. 17-18; LETTA, 1979, p. 117-122.
37 ASTE, 2011, p. 28 nt. 9.