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L’ATENE DI LUCIO VERO E MARCO AURELIO TRA RIVALITÀ PERSONALI E TENSIONI SOCIALIa163
santuario di Eleusi), non dovettero esservi estranee motivazioni di ordine
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interno, considerata anche l’ostilità dei due fratelli verso il retore ateniese .
Il primo terreno di frizione fu costituito dall’assegnazione delle cattedre
di sofistica, dove la preminenza della scuola di Erode Attico venne drastica-
mente ridimensionata. Non solo Marco scelse come professore di sofistica
un allievo di quel Lolliano, già ricordato, che era anche acerrimo nemico di
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Erode ; ma con l’istituzione, in città, del primo θρόνος retribuito dal fisco
imperiale (intorno al 174 d.C.), sottraeva l’insegnamento della disciplina
all’autonomia della πόλις per sottometterlo alle direttive dell’Augusto, così
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come di lì a poco avrebbe fatto con le scuole di filosofia .
È però soprattutto in relazione alla condizione dei liberti che l’imperatore
marcò una netta presa di distanza rispetto ai desiderata di Erode. La severità
di Marco nei confronti della categoria si evince, innazitutto, dalla sentenza
del celebre processo di Sirmio del 173/4. In quell’anno, complice anche
l’interesse dei Quintilii a regolare i conti con un antico avversario, il retore
venne trascinato in giudizio dagli Ateniesi con l’accusa di tirannide; benché
Filostrato – cui dobbiamo il resoconto della vicenda – sia ben attento ad at-
tenuare le responsabilità di Erode (che in quell’occasione, provato da un
lutto recente, si sarebbe difeso in maniera maldestra e indegna della sua sa-
pienza) e soprattutto ad esaltare la clemenza di Marco, dal suo racconto
emergono due dati significativi sul comportamento dell’imperatore: da un
lato, la partecipazione, fino alla commozione, alla causa degli Ateniesi;
dall’altro, la scelta dei liberti quali capri espiatorî. Furono questi ultimi, in-
fatti, gli unici a subire una sanzione: l’accortezza politica impedì di infierire
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contro Erode, ma non risparmiò i suoi collaboratori .
51 Sul governatorato dei Quintilii in Achaia ottimo status quaestionis in HOËT-
VAN CAUWENBERGHE, 2011, p. 312-313. Sui dissidi tra i Quintilii ed Erode Attico basti ri-
mandare a OLIVER, 1970, p. 66-72 (con gli opportuni riferimenti alle fonti), che legge la vi-
cenda in questi termini: «[it] was a quarrel between consulares jealous of their prestige …
The pretensions of Herodes Atticus, teacher and host of Lucius Verus, conflicted with the
dignity of the Quintilii, who too were men of famous culture … The great millionaire consu-
laris Herodes Atticus was not accustomed to contradictions from the inferior proconsuls
whom the Senate sent to Greece. The brothers Quintilii, who were friends of Marcus and of
consular rank themselves, behaved differently. They did not defer to Herodes» (cit. a p. 72); e,
più recentem., a KUHN, 2012, che fa risalire il forte antagonismo reciproco all’epoca del cor-
rettorato di Erode in Asia (provincia d’origine dei Quintilii) e ai soggiorni sia di Erode che dei
due fratelli a Roma.
52 Su Iulius Theodotus vd. Philostr., VS 2.2.
53 MAZZARINO, 1974, in particolare p. 161-163 s.; DI BRANCO, 2006, p. 2-3, 12-17.
54 Philostr., VS 2.1.559-561; sulla Vita di Erode Attico redatta da Filostrato sia sufficiente
STRAZDINS, 2019. Sull’azione giudiziaria intentata dagli Ateniesi cfr., con diverse posizioni:
GRAINDOR, 1930, p. 111-129 (di cui tuttavia non condivido la datazione del proconsolato dei
Quintilii agli anni Quaranta: vd. supra, con nt. 51); AMELING, 1983, I, p. 139-150 (con
un’enfasi forse eccessiva sulla positività dell’atteggiamento di Marco nei confronti di Erode,