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162aLAURA MECELLA
dell’imperatore per fasce di popolazione finanziariamente in ascesa, ma an-
cora marginali sul piano politico, sia rimasta traccia nella tradizione che lega
il suo nome alle fazioni del circo. La Historia Augusta conserva memoria del
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favore dell’imperatore per i Verdi : sebbene non si possa attribuire alla
squadra, specialmente per quest’epoca, alcuna peculiare connotazione socio-
economica, l’accostamento, piuttosto insistito, tra la figura dell’Augusto e i
rappresentanti del δῆμος all’ippodromo resta una spia della vicinanza impe-
riale a gruppi esterni ai circoli aristocratici locali.
Non sappiamo se, come molti suppongono, Lucio abbia fatto ritorno ad
Atene anche durante il suo viaggio di rientro a Roma nel 166, al termine della
guerra; il silenzio delle fonti al riguardo non consente alcuna speculazione. È
chiaro, comunque, che il suo passaggio del 162 abbia rappresentato un mo-
mento significativo nella storia della città, che contribuì a consolidare tempo-
raneamente la già radicata autorità di Erode Attico sul territorio e ad accelerare
lo sviluppo di alcuni dei mutamenti sociali prodottisi nei decenni precedenti.
3. La restaurazione di Marco Aurelio
Che, a dispetto delle pubbliche manifestazioni di concordia, Marco Au-
relio e Lucio Vero non si amassero è un dato ampiamente noto, come dimo-
strano, tra l’altro, le divergenze di vedute sulle priorità militari e politiche
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dell’impero ; tale incompatibilità si espresse anche nel diverso rapporto dei
due imperatori con il microcosmo ateniese, dove Marco, per quanto poté,
s’impegnò a cancellare l’impronta impressavi dal fratello ed a minare
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l’autorevolezza del suo principale alleato, Erode Attico . Appare degno di
nota che egli, probabilmente tra 171 e 175, abbia deciso di affidare la corret-
tura delle libere città d’Achaia ai proconsoli in carica, i Quintilii fratres (Sex.
Quintilius Condianus e Sex. Quintilius Valerius Maximus), sottoponendo
dunque anche i territori extraprovinciali ad un più stretto controllo da parte
del potere centrale ed affidandone la gestione a propri, fidatissimi emissari:
se questa misura poté essere dettata dall’emergenza militare causata dalla re-
cente invasione dei Costoboci (che nel 170 avevano persino saccheggiato il
48 Così già BARNES, 1967, p. 70. Sulla passione dell’imperatore per i giochi cfr. anche
Fronto, Princ. hist. 20; HA Ver. 3.6; 4.8; 6.2-6.
49 La divergenza tra i due è ben espressa dalla Historia Augusta, che peraltro ricorda
l’opposizione di Lucio alle campagne germaniche (Marc. 14.4-5). Per il loro «sordo, e come sotter-
raneo, conflitto» si vd. e.g. MAZZARINO, 1963, p. 32-40 (cit. a p. 38) e FRASCHETTI, 2008.
50 Sul rapporto tra Marco Aurelio e la città di Atene vd. in generale FOLLET, 1976, p. 136-138;
per le complesse e ondivaghe relazioni dell’imperatore con Erode Attico cfr. – oltre ad AMELING,
1983, I, p. 71-76, 80-81, 107-109 – la più recente messa a punto di HALFMANN, 2017.