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156aLAURA MECELLA

                           da  tesa  a  magnificare  il  glorioso  vendicatore  di  Roma  pronto  a  marciare
                           contro i Parti. Busti marmorei destinati ad eternare gli Augusti in carica fu-
                           rono fatti erigere in località dalla fortissima valenza simbolica: il santuario
                           delfico, quello di Nemesis a Ramnunte e il ‘tempio di Canopo’ a Maratona
                           non  rappresentavano  soltanto  ‘luoghi  della  memoria’  collegati  alle  guerre
                           persiane,  e  dunque  particolarmente  evocativi  se  rapportati  all’imminente
                           conflitto con il nemico al di là dell’Eufrate, ma erano al contempo dei ‘mo-
                           numenti’ all’identità familiare dei Claudii Attici, γένος orgoglioso della pro-
                           pria discendenza dai Maratonomachi e proprietario di diversi praedia vicino
                           agli  spazi  sacri  dell’Attica,  nonché  da  generazioni  devoto  al  santuario  di
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                           Apollo . Con l’erezione di un simile programma scultoreo, Erode non solo
                           contribuiva alla costruzione del consenso a favore del giovane principe, ma
                           rafforzava anche la propria posizione nell’ambito del contesto cittadino, po-
                           nendosi come interlocutore privilegiato del potere romano nel momento in
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                           cui un imperatore tornava a visitare la Grecia .
                             Non a caso, fu probabilmente lo stesso Erode a propiziare l’iniziazione di
                           Lucio  ai  misteri  eleusini,  sulla  quale  abbiamo  due  preziose  testimonianze

                                                                  25
                           epigrafiche. Seguendo l’esempio di Adriano , Lucio non si lasciò sfuggire
                           l’occasione di cementare un sentimento di comunione con il mondo ellenico
                           attraverso la consacrazione ai riti di Demetra, il cui prestigio in età imperiale
                           si  era  mantenuto  intatto.  Ad  officiare  la  cerimonia,  e  ad  introdurre
                           l’imperatore nella famiglia sacerdotale degli Eumolpidi, furono lo ierofante
                           Titus Flavius Leosthenes e il sacerdote addetto all’altare (ἐπὶ βωμῷ) Lucius
                           Memmius (che in seguito avrebbe presenziato anche all’iniziazione di Marco
                           e Commodo): l’importanza dell’evento fece sì che quell’anno i misteri ve-
                           nissero  celebrati  due  volte,  evidentemente  per  consentire  all’Augusto  di




                           litica, il personaggio era noto per la sua cultura e per la familiarità con Erode Attico: è dunque
                           probabile che anch’egli, come Lucio, in quell’occasione abbia beneficiato della sua ospitalità.
                           Sulla figura di Civica Barbarus si vd. CHAUSSON, 2003, p. 124-130, con ampia documenta-
                           zione; utile anche GALLI, TENTORI MONTALTO, 2014, p. 286-287. Non sono sicura che colga
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                           nel segno l’osservazione di BIRLEY, 2000 , p. 131, secondo cui il personaggio «was perhaps
                           intended to play the role of a family watchdog on Lucius’ behaviour». Più in generale, per il
                           seguito dell’imperatore durante il suo viaggio in Oriente vd. ROSSIGNOL, 2012, p. 43-46.
                             23  Non a caso, a Maratona i ritratti imperiali erano affiancati da quello dello stesso Erode:
                           per  questi  aspetti  si  vd.  GALLI,  2009-2010.  In  particolare  per  il  sito  di  Ramnunte  si  vd.
                           BONANNO, 2023, p. 178 e 220.
                             24  La stessa strategia verrà attuata, negli anni seguenti, con la studiata orchestrazione delle
                           celebrazioni per i successi militari di Lucio, su cui vd. le testimonianze raccolte in GALLI,
                           TENTORI MONTALTO, 2014 (con precedente bibliografia); cfr. anche CAMIA, 2011, p. 79-81.
                             25  Per la partecipazione dell’imperatore ai misteri e, più in generale, i suoi interventi in fa-
                           vore del santuario cfr. GRAINDOR, 1934, p. 118-135; CLINTON, 1989 a; BIRLEY, 1997, p. 175-
                           184; GALIMBERTI, 2007, p. 127-135; LIPPOLIS, 2013.
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