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P. 153

Laura Mecella

                           Università degli Studi di Milano

                           L’Atene di Lucio Vero e Marco Aurelio

                           tra rivalità personali e tensioni sociali             *



                           1. Atene dopo Adriano

                             La fulgida immagine di Atene che emerge dalla celebre orazione aristidea
                                                                 1
                           dedicata alla città (probabilmente) nel 155  contrasta, e non poco, non solo
                           con il ben più desolante quadro offerto in molti scritti di Luciano di Samo-
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                           sata , ma soprattutto con le difficoltà economiche che la capitale attica sem-
                           bra aver attraversato nei decenni centrali del II secolo, nonostante i signifi-
                                                                      3
                           cativi interventi di promozione attuati da Adriano .



                             *  Il presente contributo è parte di una più ampia ricerca realizzata nell’ambito del progetto
                           PRIN  2022  L’invidia sociale. Competizione,  concorrenza, ambizioni (I secolo a.C.-III sec.
                           d.C.), Prot. 2022LP8CF4 (finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU).
                             1  Nel Panatenaico Elio Aristide presenta la città come culla del sapere e modello di co-
                           stituzione mista, τῆς φύσεως τῆς ἀνθρωπείας εἰκὼν καὶ ὅρος (1.274 Behr). Per la datazione,
                           seguo la ricostruzione proposta da ultimo da BOWERSOCK, 2013, sulla scorta di quanto già
                           sostenuto da Charles Behr. Dell’amplissima bibliografia sull’orazione, mi limito a ricordare
                           OLIVER, 1968 (che tuttavia la data al 167); DI BRANCO, 2006, p. 23-24; OUDOT, 2006; per
                           l’Atene di Antonino Pio cfr. GEAGAN, 1979, p. 399-402.
                             2  La graffiante penna di Luciano non risparmia l’ambiente ateniese, dove ebbe modo di
                           soggiornare a lungo: sebbene il retore non nasconda la propria reverenza per la gloriosa tradi-
                           zione cittadina (cfr. e.g. lo scritto Lo Scita, o il protettore del forestiero, cit. anche infra), egli
                           non  esita  a  criticare  le  miserie  e  i  conflitti  degli  intellettuali  del  suo  tempo  (come  e.g. ne
                           L’eunuco, Demonatte, I fuggitivi o Il banchetto, o i Lapiti, ma interessante da questo punto di
                           vista è anche Contro un ignorante che comperava molti libri). Sul tema, che meriterebbe co-
                           munque ulteriori approfondimenti, vd. in particolare JONES, 1986, p. 17-18, 90-98; FOLLET,
                           1994; OUDOT, 1994; DI BRANCO, 2006, p. 24-29. Ricostruisce un’immagine più rosea del mi-
                           lieu intellettuale ateniese in età imperiale BLOMQVIST, 2020.
                             3  Cfr. Paus., 1.20.7 (Ἀθῆναι … αὖθις Ἀδριανοῦ βασιλεύοντος ἤνθησαν). Oltre a collocare
                           la città alla testa del Πανελλήνιον, Adriano promosse la creazione di una tribù a proprio no-
                           me, ampliò il tessuto urbano con un nuovo quartiere, istituì un fondo per l’agonotesia delle
                           Panatenee e la pritania, completò la costruzione dell’Ὀλυμπιεῖον e fece edificare diversi tem-
                           pli (tra cui un Pantheon, come a Roma), la cd. ‘biblioteca’ (la cui reale destinazione d’uso è
                           ancora sub iudice), un ginnasio e un acquedotto (poi completato sotto Antonino Pio). Per il
                           rapporto tra l’imperatore e la città restano di riferimento GRAINDOR, 1934; DAY, 1942, p. 183-
                           196; FOLLET, 1976, p. 107-135; GEAGAN, 1979, p. 389-399; ADAMS, 1989; CALANDRA, 1996,
                           p. 81-115; BOATWRIGHT, 2000, p. 144-157; una buona sintesi è in WORTHINGTON, 2021, p.
                           302-311, 314-333; utile anche MIGLIORATI, 2003, p. 328-334. Sulla revisione della costituzio-
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