Page 27 - Borrello, Videtta.5a.qxp_.
P. 27

La sostenibilità sociale. Spunti di riflessione per un inquadramento        21


            allora il vincolo imprescindibile che ci lega l’uno all’altra, entro una rappre -
                                                      59
            sentazione co-costitutiva della relazionalità . Tale identità sovraindi viduale
            tuttavia, non va intesa come costituzione di un “tutto unitario”, omo geneo e
            indistinto, ridotto a mera esteriorità attraverso una «identificazione abusiva con
                       60
            la Totalità» : essa richiede infatti il riconoscersi come parte integrante di un
            insieme che si contribuisce a costituire; richiede quindi un’adesione che si
                                                             61
            manifesta mediante una “consentita partecipazione”  e questa partecipazione
            manifesta un carattere specifico relativo alla sua estensione. Viviamo infatti in
            un mondo sempre più interconnesso, nel quale le barriere geografiche e culturali
            sono agilmente superabili e nel quale, in particolare, le ricadute pratiche di ogni
            singola scelta si estendono sovente ben oltre lo spazio di esistenza del soggetto
                         62
            che la assume ; per tale ragione, questo noi evocato non può che collocarsi su
            una scala globale.
               Questa stessa globalità, peraltro, si specifica ulteriormente, in quanto si
            estende provvedendo a includere anche chi ancora non c’è. Cosicché, il nostro
                                                                                63
            comune futuro sembra tradurre, più propriamente, un futuro in comune . Lo


               59  Come si avrà modo di specificare nel proseguimento di questa riflessione, la
            dimensione relazionale costituisce il tratto caratterizzante l’umano. Da essa discende
            l’insieme dei doveri che ogni umano ha davanti all’altro, dando luogo alla condizione
            di responsabilità, secondo i termini di reciprocità. Si rimanda, in tal senso, per intanto,
            alla riflessione di S. Weil, La prima radice. Preludio a una dichiarazione dei doveri verso
            l’essere umano, tr. it., SE, Milano, [1943], 1949. L’elaborazione delle strategie sostenibili
            procede da questo assunto ed esse si declinano a partire da una estensione dell’idea di
            relazione che investe anche il rapporto con l’ambiente, inteso come sistema integrato
            (cfr. F. Capra, La scienza della vita, cit.).
               60  S. Cotta, Diritto, persona, mondo umano, Giappichelli, Torino, 1989, p. 264.
               61  S. Cotta, Diritto, persona, cit., p. 51. La comunanza cui la sostenibilità rinvia non
            deve infatti essere intesa, o confusa, con una appartenenza “totalitaria”. Il rischio, certa -
            mente in campo, di rappresentazioni impositive delle scelte sostenibili tradirebbe in
            effetti l’essenza stessa delle pratiche di sostenibilità, che per contro sono basate e rivolte
            a una responsabilizzazione e che pertanto certamente non possono realizzare un’appar -
            tenenza artatamente creata e poi imposta, così come avviene nelle rappresentazioni
            totalitarie; cfr. S. Cotta, Il diritto nell’esistenza, Giuffré, Milano, 1991, p. 77.
               62  A. Sen, “Ethics and the Foundation of Global Justice”, in Ethics and International
            Affairs, 31, n. 3, 2017, p. 269.
               63  Questa locuzione rinvia alla concezione di Hannah Arendt, per la quale il soggetto
            è in-comune con la comunità nel senso che è compartecipe nella sua costruzione. Cfr.
            H. Arendt, Vita activa. La condizione umana, tr. it., Bompiani, Milano, 1999, p. 83. Si
            rinvia inoltre all’analisi sul pensiero di Arendt, che ne valuta le implicature entro lo
            spettro delle strategie sostenibili, offerta da K.H. Whiteside, “Hannah Arendt and
            Ecological Politics”, in Environmental Ethics, 16, 1994, pp. 339-358.
   22   23   24   25   26   27   28   29   30   31   32