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La sostenibilità sociale. Spunti di riflessione per un inquadramento        17


            risorse attualmente disponibili con la possibilità di garantire il soddisfacimento
            di bisogni equivalenti per l’avvenire.
               Il tratto che dunque caratterizza primariamente le pratiche di sostenibilità
            va rintracciato in questa complessa modalità valutativa. E il primo profilo di
            complessità evidentemente investe la stessa capacità previsionale al quale si
            aggiunge, in via consequenziale, la realizzabilità e l’efficacia delle scelte assunte
            a da assumere: la modalità dispositiva della sostenibilità si basa infatti su elabo -
            razioni statistiche e calcoli previsionali operati su dati incerti e pertanto contro -
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            vertibili . Se, quindi, la dimensione della temporalità costituisce indubbiamente
            un tratto essenziale per la sostenibilità, essa manifesta altresì uno dei maggiori
            profili di complessità sul quale sembra opportuno intrattenersi.


            3.1 La possibilità del futuro

               La sostenibilità si orienta a identificare strategie, assumere decisioni e
            incentivare comportamenti che salvaguardino le condizioni essenziali per il
            benessere dell’umano secondo una prospettiva di lungo termine. Il futuro che
            la sostenibilità chiama in causa, infatti, indica metaforicamente l’orizzonte verso
            il quale procedere, e raccoglie così le direzioni e i percorsi che possono essere
            esperiti; ma, al contempo, sono proprio queste direzioni e questi percorsi, che
            le politiche sostenibili elaborano, a rendere il futuro possibile. Il futuro, a cui la
            sostenibilità si rivolge, costituisce così un orizzonte di senso che manifesta alcune
            specificità, che occorre considerare.
               La possibilità del futuro è, in effetti, la sfida che le strategie di sostenibilità
            hanno assunto e che è stata, in particolare, enunciata dal documento redatto
            nel 1987 dalla World Commission on Environment and Development, cono -
            sciuto come Rapporto Brundtland. Esso ha assunto un ruolo decisivo, in quanto
            ha provveduto a tematizzare la questione della sostenibilità entro una rappre -
            sentazione temporale proiettata al futuro, avviando così un percorso che si è
            consolidato nel tempo e che, pur con progressivi arricchimenti e precisazioni,





            J. Raz (ed. by), Law, Morality and Society, Clarendon press, Oxford, 1977. Si rimanda
            inoltre a: J. Garvey, The Ethics of climate change, Continuum, London, 2008.
               49  Su questo punto si rimanda in particolare a B. Barry, “Sostenibilità e giustizia
            intergenerazionale”, in Iride, XII, n. 26. 1999, pp. 35-85. Sulla conseguente necessità
            di identificare dei criteri per una valutazione razionale delle differenti scelte possibili,
            si rinvia a S. Veca, Etica politica, Garzanti, 1989; sul punto, con esiti differenti, anche:
            R.S. Anand, A. Sen, “Human Development and Economic Sustainability”, in World
            Development, 28, n. 12, 2000, pp. 2029-2049.
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