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66 Cristina Videtta
realtà in continua evoluzione e sulle esigenze del pianeta e degli individui,
anch’esse in costante divenire – il modello di crescita progettato sia in grado di
mantenere nel tempo l’equilibrio tra i tre pilastri, rectius di evolvere creando
nuovi e migliori equilibri.
Proprio le scelte politiche e le connesse responsabilità acquisiscono una
nuova centralità atteso che, come è stato evidenziato, «lo sviluppo sostenibile
non può essere assicurato dal libero gioco del mercato, richiedendo l’intervento
di scelte politiche», al punto che parrebbe potersi parlare di una «sorta di ripri -
4
stino della sovranità della politica e di recupero del diritto sull’economia» .
Così delineato il contesto di riferimento, pare particolarmente stimolante
riflettere sulla dimensione sociale dello sviluppo sostenibile, nella convinzione
che, mentre sulla sostenibilità ambientale si sia formata una consapevolezza che
da tempo va raccogliendo consenso in ampi strati della popolazione, anche a
fronte delle ampie, dirette e percepibili ripercussioni che i problemi ambientali
hanno sugli individui, diversamente sull’aspetto sociale ha tardato (e forse
ancora tarda) a formarsi una analoga sensibilità.
Nelle pagine che seguono si è dunque tentato di ricostruire il percorso di
emersione di tale profilo, cercando di rintracciare ed evidenziare continuità e
discontinuità di approccio all’interno dei documenti principali di natura interna -
zionale che trattano del tema. Nel ripercorrere tali tappe, l’interesse si è focaliz -
zato sul fatto che progressivamente si affermi la dimensione urbana quale punto
di snodo cruciale del discorso. Come si avrà modo di approfondire nel prosie -
guo, infatti, è proprio in tale contesto che i problemi legati alla dimensione so -
ciale divengono soprattutto evidenti, dal momento che le città hanno delle pecu -
liarità dovute ad una stretta relazione tra l’individuo e lo spazio (fisico ma anche
spirituale) in cui la concentrazione quantitativa degli individui impatta sulle
istanze qualitative che da questi promanano e, dunque, diviene direttamente
percepibile la realizzazione della qualità della vita. In tale contesto, particolare
attenzione verrà dedicata alla dimensione culturale della città, in quanto aspetto
spesso relegato sullo sfondo delle riflessioni generali sul tema, al fine di eviden -
ziarne il ruolo imprescindibile nella realizzazione di benessere sociale e
individuale.
4 Così, F. FRACCHIA, Il principio dello sviluppo sostenibile, in G. ROSSI (a cura di),
Diritto dell’ambiente, Giappichelli, Torino, 2017, 188.