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IMPERATORI SUL NILO: IL VIAGGIO DI SETTIMIO SEVERO IN EGITTOa261

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                           Costantino .  Tutte  queste  informazioni  danno  l’impressione  che  Adriano
                           volesse lasciare la propria  impronta  sui  luoghi  visitati,  marcando  la  conti-
                           nuità con il passato e con la storia ellenistica in particolare. Le differenze tra
                           Adriano e Severo nel loro approccio alle antichità egizie sembrano dunque
                           essere state piuttosto sostanziali: l’interesse del primo fu fortemente influen-
                           zato dalla sua impostazione culturale, mentre per il secondo possiamo notare
                           un desiderio di apprendere più vicino alla semplice curiosità.
                             Un’altra  particolarità  del  viaggio  di  Severo  è  la  preoccupazione  che  la
                           cultura e la storia dell’Egitto potessero in qualche modo essere usate contro
                           di lui.  Come  riportato  sopra,  Severo  fece  sigillare  la  tomba  di  Alessandro
                           Magno dopo averla visitata. Il fatto che solo pochi anni prima il rivale Pe-
                           scennio Nigro avesse tentato di dipingersi come nuovo Alessandro ben spie-
                           ga il timore di Severo che qualcun altro potesse rifarsi al condottiero mace-
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                           done per promuovere un’usurpazione . La preoccupazione di difendersi da
                           potenziali minacce sembra riguardare anche le requisizioni di libri magici. Si
                           tratta, in verità, un fatto non del tutto nuovo nella storia imperiale: Augusto
                           fece bruciare migliaia di libri di profezie poco dopo essere divenuto pontifex
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                           maximus  nel  12  a.C.   e,  solo  pochi  mesi  prima  dell’arrivo  di  Severo  in
                           Egitto, il governatore aveva promulgato un editto per proibire il ricorso alle
                           arti divinatorie, specificando che con ciò si intendeva aiutare coloro che si
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                           facevano  ingannare  a  causa  della  loro  ‘stoltezza’  (ἄνοια) .  Sembra,  però,
                           che le requisizioni di libri ordinate da Severo andassero ben oltre il mero se-
                           questro di materiale usato per creare raggiri. L’Historia Augusta lo descrive,
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                           infatti,  come  «un  astrologo  espertissimo»  (matheseos peritissimus) ,  rac-
                           contando  che,  prima  di  diventare  imperatore,  spesso  consultò,  in  preda
                           all’ansia  (sollicitus),  gli  astrologi  sul  proprio  futuro  (rischiando,  in
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                           un’occasione, di venire accusato di aspirare al potere imperiale)  e chiese la
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                           le potenziali mogli ; oltre a ciò, una volta ottenuta la porpora, fece dipingere
                           il suo oroscopo sul soffitto di diverse sale del palazzo imperiale, omettendo,
                           però, informazioni precise sulla configurazione degli astri al momento della


                             61  L’episodio, a cui accenna Ateneo (15.677 e), fu oggetto di un poema scritto da un certo
                           Pancrate di cui si conserva un frammento di alcune righe (P.Oxy. VIII.1085 = Heitsch 2). Cfr.
                           HOFFA, 1912; FOLLET, 1968, p. 67-68; LAMBERT, 1984, p. 118-121; BIRLEY, 1997, p. 241-242.
                           Sui tondi in particolare, MAULL, 1955; SCHMIDT-COLINET, 1996; MARTINI, SCHERNIG, 2000.
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                             62  Cass. Dio, 75.6.2 a. Cfr. BIRLEY, 1999 , p. 135-136.
                             63  Suet., Aug. 31.
                             64  P.Coll.Youtie I.30 = SB XIV.12144. Su questo punto cfr. le considerazioni in PFEIFFER,
                           2010, p. 195-196.
                             65  HA Sev. 3.8.
                             66  HA Sev. 2.8 e 4.3.
                             67  HA Sev. 3.9 e Geta 3.1.
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