Page 257 - 3613-495-3 Mecella, Galimberti, Open A
P. 257

IMPERATORI SUL NILO: IL VIAGGIO DI SETTIMIO SEVERO IN EGITTOa255

                             Terminata la lunga sosta ad Alessandria, Severo si spinse verso l’interno
                           della provincia, risalendo il corso del Nilo. Sempre secondo l’Historia Augu-
                                                                                      28
                           sta, l’imperatore fu a Menfi, dove visitò le piramidi e il Labirinto . Sicura-
                           mente vide anche la Grande Sfinge, visto che la piazza antistante questo fa-
                           moso monumento venne ripavimentata proprio in occasione della visita della
                                           29
                           famiglia imperiale . Sappiamo, poi, di una tappa a Tebe, dove Severo visitò
                           il colosso di Memnone, una grande statua facente parte del complesso fune-
                           rario del faraone Amenofi III (ma che la leggenda attribuiva al mitologico re
                           di Persia Memnone) divenuta famosa per i suoni simili a lamenti struggenti
                           che emetteva di primo mattino, quando i raggi del sole la riscaldavano dila-
                                                                       30
                           tando gli anfratti della roccia rovinata dal tempo . Diverse iscrizioni fatte
                                                               31
                           incidere  dalla  poetessa  Giulia  Balbilla ,  che  faceva  parte  del  seguito
                           dell’Augusta Vibia Sabina durante il viaggio di Adriano, riferiscono che il
                           colosso era già stato visitato da questo imperatore, che anche in questa occa-
                           sione aveva fatto scolpire sul monumento dei versi di propria composizione,
                                                     32
                           oggi purtroppo non più visibili . Non possiamo sapere se anche Severo abbia
                           voluto mettere la sua firma sul colosso (cosa che peraltro i visitatori antichi fa-
                           cevano  spessissimo),  ma  possiamo  comunque  immaginarci  il  suo  interesse,
                           visto che l’Historia Augusta annota che l’imperatore «esaminò attentamente
                                                                         33
                           (diligenter inspexit) tutti i luoghi che riuscì a vedere» . Vale la pena notare, a
                           questo  proposito,  che  l’HA  conosceva  (anche  se  forse  solo  indirettamente)
                           un’autobiografia  di  Severo,  e  sembra  pertanto  probabile  che  dalla  penna  di
                           quest’ultimo provenga la notizia che «aveva trovato questo viaggio molto pia-
                           cevole … sia per l’antica storia di questo paese sia per aver visto animali e
                                                     34
                           luoghi mai conosciuti prima» . Del resto, a proposito del viaggio in Egitto,

                           196-198; LICHTENBERGER, 2011, p. 113-120. Da notare, comunque, che Severo non sembra
                           aver dato a Serapide un risalto ufficiale (come farà, invece, Caracalla una volta divenuto uni-
                           co imperatore), visto che, durante il suo regno, il dio non compare nella monetazione impe-
                           riale,  mentre  in  quella  alessandrina  lo  si  nota  solo  raramente. Cfr.  VANEERDEWEGH,  VAN
                           BOUWEL, 2020, p. 228-229.
                             28  HA Sev. 17.4.
                             29  IGR I.1113.
                             30  HA Sev. 17.4. Sull’infondata opinione, diffusa fra gli studiosi nel corso del Novecento,
                           che Severo avesse fatto restaurare la statua, ottenendone involontariamente il silenziamento,
                           vd. BOWERSOCK, 1984. PFEIFFER, 2010, p. 187-188 ritiene comunque possibile un intervento
                           dell’imperatore, dato che il monumento venne sicuramente restaurato in un momento impreci-
                           sato nel corso del terzo secolo.
                             31  BERNAND, 1960, p. 80-98, n. 28-31. Sulle caratteristiche di queste composizioni, cfr.
                           GARCÍA TEIJEIRO, 1984; BRENNAN, 1997-1998; ROSENMEYER, 2008.
                             32  BERNAND, 1960, p. 80-85, n. 28.
                             33  HA Sev. 17.4.
                             34  HA Sev. 17.4: iucundam sibi peregrinationem hanc … et propter rerum antiquarum co-
                           gnitionem et propter novitatem  animalium  vel locorum fuisse Severus ipse postea  semper
                           ostendit. L’autobiografia di Severo viene citata diverse volte dall’Historia Augusta (HA Sev.
   252   253   254   255   256   257   258   259   260   261   262