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Riccardo Bertolazzi
Università degli Studi di Verona
Imperatori sul Nilo:
il viaggio di Settimio Severo in Egitto
Durante il principato, l’Egitto non fu certamente una delle province che
gli imperatori visitarono più spesso, dato che si trattava di un territorio piut-
tosto distante sia da Roma sia dai tradizionali teatri di guerra. Sappiamo,
tuttavia, che a recarsi in questa provincia furono Ottaviano nel 30 a.C., Ve-
spasiano tra il 69 e il 70, Adriano tra il 130 e il 131, Marco Aurelio tra il 175
e il 176, Settimio Severo e Caracalla tra il 199 e 200 e, infine, Caracalla da
solo tra il 215 e il 216. Tra questi solo Adriano e Severo (quest’ultimo ac-
compagnato dal giovane Caracalla appena promosso al rango di coreggente)
sembrano aver viaggiato a lungo tra il Basso e l’Alto Egitto, esplorandone i
luoghi storicamente più significativi e occupandosi allo stesso tempo di que-
stioni di governo. Se da un lato sappiamo che la visita di Adriano fece parte
di uno dei suoi lunghi viaggi che lo portarono a visitare quasi tutte le provin-
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ce dell’impero , dall’altro la visita di Severo sembra aver avuto un carattere
più estemporaneo, collocandosi tra una serie di campagne in Mesopotamia
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(197-199) e il ritorno dell’imperatore a Roma con la sua famiglia (202) .
Ciononostante, su questo evento abbiamo una buona mole di documentazio-
ne che rivela vari aspetti delle attività di Severo: il lavoro amministrativo, le
escursioni da turista e gli interessi per i culti locali e la magia. Lo scopo di
questo contributo è passare in rassegna questi temi, mettendoli nel contesto
più ampio della vita dell’imperatore e della sua attività politica. La persona-
lità e l’operato di Severo, che venne definito dal senato «per un verso troppo
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crudele, per l’altro troppo utile allo stato» , sono argomenti indubbiamente
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complessi e sui quali molti studiosi hanno dedicato importanti lavori ; tutta-
1 Per un quadro d’insieme, vd. HALFMANN, 1986, p. 188-210; SYME, 1988; BIRLEY, 1997.
Per la visita in Egitto, cfr. anche PFEIFFER, 2010, p. 145-168 e il contributo di S. Bussi nel
presente volume.
2 Cfr. HALFMANN, 1986, p. 216-223.
3 HA Sev. 18.7: senatus ita iudicavit, illum aut nasci non debuisse aut mori, quod et nimis
crudelis et nimis utilis rei publicae videretur.
4 Dell’amplissima bibliografia su Severo, basti ricordare le numerose monografie degli
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ultimi decenni: oltre a un buon numero di biografie (BIRLEY, 1999 ; DAGUET-GAGEY, 2000;
SPIELVOGEL, 2006), diversi lavori hanno trattato differenti aspetti della sua attività, come la
propaganda e il rapporto con la religione (LICHTENBERGER, 2011; RANTALA, 2017), l’attività