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252aRICCARDO BERTOLAZZI
via, a chi scrive sembra che il suo viaggio in Egitto contenga elementi molto
utili per affrontare tali questioni, sulle quali, dopo aver ricostruito l’itinerario
del viaggio, si cercherà di offrire alcune considerazioni di carattere generale.
1. Il viaggio
Dopo aver eliminato Clodio Albino nella battaglia di Lugdunum del 197
ed essere rimasto l’unico imperatore, Severo si recò in Oriente per una spe-
dizione contro il regno partico. Con questa campagna si proponeva di punire
i Parti per aver simpatizzato per il rivale Pescennio Nigro e al contempo con-
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solidare la propria popolarità tra i soldati dopo due guerre civili . Il conflitto,
che fu interamente combattuto in Mesopotamia, tenne occupato l’imperatore
dalla seconda metà del 197 fino alla prima metà del 199, culminando con la
presa di Ctesifonte, l’elevazione di Caracalla al rango di Augusto e quella di
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Geta al rango di Cesare . Successivamente, la corte imperiale al completo
(partecipava al viaggio anche la moglie di Severo, Giulia Domna) si trasferì
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prima in Palestina e poi in Egitto .
Severo fu prima di tutto a Pelusium, città situata all’estremità orientale
del delta del Nilo presso la quale si trovava la tomba di Pompeo Magno, do-
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ve l’imperatore offrì un sacrificio allo spirito del condottiero . La tomba era
stata fatta restaurare da Adriano al suo arrivo in Egitto e, per celebrare
l’occasione, quest’ultimo aveva persino composto dei versi da incidere sul
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monumento . È assai probabile che le motivazioni che spinsero Severo e
Adriano a rendere omaggio a Pompeo fossero abbastanza simili: avendo en-
trambi condotto campagne militari in Oriente, onorarono la memoria del ge-
nerale che aveva portato il Mediterraneo orientale sotto il controllo di Roma
e che fu poi ucciso a tradimento dagli Egiziani, ottenendo così una fine in-
gloriosa. Oltre a ciò, Severo potrebbe aver voluto visitare la tomba di Pom-
peo per via della probabile parentela tra quest’ultimo e Marco Aurelio, nella
edilizia a Roma (LUSNIA, 2014), l’attività legislativa (CORIAT, 2014), quella militare (EL-
LIOTT, 2018) o il rapporto con le comunità locali (BERTOLAZZI, 2020).
5 Cioè quelle contro Pescennio Nigro (193/4) e il già menzionato Clodio Albino (195/6).
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Per una sintesi di questi eventi, si vedano BIRLEY, 1999 , p. 121-145; DAGUET-GAGEY, 2000,
p. 257-297; SPIELVOGEL, 2006, p. 92-108.
6 KIENAST, ECK, HEIL, 2017 , p. 149-150.
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7 Cass. Dio, 76.13.1; HA Sev. 17.1. Cfr. HALFMANN, 1986, p. 217-218, 221. Sulla presen-
za di Giulia Domna in particolare, vd. BONELLO LAI, 1978-1979, p. 20-21. Da notare, oltre-
tutto, che all’Augusta venne dato particolare risalto nella monetazione alessandrina: VA-
NEERDEWEGH, VAN BOUWEL, 2020, p. 213.
8 Cass. Dio, 76.13.1.
9 App., BC 2.86; HA Hadr. 14.4. Cfr. Cass. Dio, 69.11.1.