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140aSILVIA BUSSI
Ora, questa famiglia ci è fortunatamente ben nota, in quanto ne possediamo
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gli archivi . Sappiamo quindi che Herakleides padre di Herakleides alias Vale-
rios era stato βιβλιοφύλαξ della βιβλιοθήκη δημοσίων λόγων dell’Arsinoite
nel 117 d.C. (finendo poi coinvolto in una indagine per scorretto svolgimento
del suo incarico): si tratta dunque di una famiglia senz’altro alfabetizzata in
greco e appartenente all’élite della società arsinoita.
Nel 151 d.C. Lysimacos alias Didymos presenta suo figlio Herakleides
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alias Valerios (omonimo dunque del nonno), nato da 20 giorni , per riceve-
re il certificato ufficiale di nascita (ἀπαρχὴ), necessario per poter fruire di un
importante beneficio connesso alla cittadinanza antinoita, ovvero di essere
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nutrito a spese pubbliche . Tale privilegio, concesso dallo stesso Adriano, fa
parte dei numerosi vantaggi di cui l’imperatore beneficò i politai della nuova
città, sui quali ritorneremo:
Πε[τ]ρώνιος Μαμερτῖνος ὁ ἡγεμονεύσας φανερὰς ἐποίησεν ἡμῖν τὰς ὑπὸ τοῦ
.
θεοῦ [Ἁδριανοῦ το]ῦ καὶ [ο]ἰκιστοῦ τῆς πόλεως ἡμῶν εἰς ἡμᾶς εὐεργεσίας
. . .
καθʼ ἃς ἐβουλήθη τρέφεσθαι τὰ τῶν
Ἀντινοέων [τέκνα τὰ] ἀπογραφόμενα ὑφʼ ἡμῶν τῶν γονέων ἐντὸς ἡμερῶν
.
.
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τριάκοντα .
Ora, nella dichiarazione per ottenere il certificato di nascita, il padre dichia-
rava la propria tribù ed il proprio demo, che aveva ottenuto in quanto cittadino
Antinoeus: nel 133 la nuova polis era in fase di organizzazione e tribù e demi
non erano ancora stati precisati ed attribuiti, per cui nel primo papiro citato
non compaiono. In compenso, si dichiarava l’origine, cioè la qualifica di colo-
no facente parte dei Greci dell’Arsinoite. Si fa qui riferimento alla particolare
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categoria dei 6475 , un gruppo, ristretto e selezionato, di discendenti dei cate-
ci greci insediati nell’Arsinoite dai Tolemei e corrispondenti, in età romana,
agli apo gymnasiou che troviamo in altre metropoli di nomos dell’Egitto.
P.Fam.Tebt. 30 è anche molto interessante perché ci fornisce una doppia
datazione, accostando il nome del mese secondo il calendario egiziano (Pa-
chon) a quello greco (Metageitnion), secondo il calendario in uso a Naukra-
tis, ovvero quello di Mileto, da cui Naukratis lo aveva assunto in quanto co-
lonia milesia. Ora, il calendario milesio non era più in uso, ma Naukratis lo
aveva tenuto, come spesso avviene nelle colonie, più conservative e arcaiz-
zanti delle madrepatrie.
9 GRONINGEN, 1950.
10 P.Fam.Tebt. 34.
11 P.Fam.Tebt. 33. Cfr. BELL, 1933.
12 P.Fam.Tebt. 33, l. 3-5.
13 CANDUCCI, 1990; CANDUCCI, 1991.