Page 109 - 3613-495-3 Mecella, Galimberti, Open A
P. 109
DA ANTIOCHIA A ELEGEIA. TRAIANO, I PARTI E IL GOVERNO DELL’IMPERO EXTRA URBEMa107
quartier generale della legione XVI Flavia Firma, alla metà di maggio del
114. A Satala in quel momento ci fu dunque una straordinaria concentrazio-
ne di legioni, ben sette: la III Gallica, la IV Scythica e la VI Ferrata dalla Si-
ria; la XII Fulminata e la XVI Flavia Firma dalla Cappadocia; la X Fretensis
dalla Giudea, la III Cyrenaica dall’Arabia; esse erano infine affiancate da
contingenti e distaccamenti prevalentemente provenienti dalle province da-
nubiane; in tutto Traiano aveva ammassato circa 80.000 uomini.
Dopo aver ricevuto l’omaggio di Anchialo, re degli Eniochi e dei Ma-
cheloni, l’imperatore avanzò in Armenia in direzione di Elegeia (che si tro-
vava poco meno di 200 km da Satala). Qui l’imperatore avrebbe finalmente
incontrato Partamasiri e la nobiltà armena, che però si fecero attendere e giu-
19
stificarono il ritardo con gli attacchi delle bande dei sostenitori di Exedare .
Una volta giunto al cospetto di Traiano, Partamasiri depose il diadema ai
suoi piedi in attesa che gli fosse restituito: Traiano lo lasciò appositamente a
terra e i soldati osservando la scena lo acclamarono imperator «come se
20
avesse ottenuto una vittoria» . Partamasiri, spaventato, ritenne che fosse ar-
rivato il suo momento: nonostante dicesse a gran voce e con tono risentito
che egli era stato designato al trono di Partia dal re dei Persiani ed era venuto
spontaneamente da Traiano per essere incoronato, e non come un prigioniero
o un vinto, Traiano proclamò l’annessione dell’Armenia all’impero, dichiarando
che non avrebbe ceduto il territorio a nessun altro, nominò Lucio Catilio Severo
primo governatore d’Armenia; ordinò infine ai membri dell’aristocrazia armena
che avevano accompagnato Partamasiri di rimanere ad Elegeia «dato che erano
21
ormai divenuti suoi [sudditi]» (ὡς καὶ αὐτοῦ ἤδη ὄντας μεῖναι) . Partamasiri
fu invece scortato verso il rientro da cavalieri romani per proteggerlo dai so-
stenitori di Exedare, ma morì in circostanze misteriose poco dopo essersi
allontanato da Elegeia: non si può escludere che Traiano fosse stato il re-
sponsabile del suo assassinio, nonostante in una lettera a Osroe l’imperatore
scrisse che Partamasiri aveva cercato di sfuggire alla scorta procurandosi in
22
questo modo la morte .
Ciò che più interessa è che Traiano diede mandato ai suoi generali di ri-
organizzare l’Armenia in forma di provincia: Lusio Quieto dovette combat-
tere i Mardi, che occupavano le alture a sud del lago di Van e l’accesso al
passo di Bitlis; un secondo contingente guidato da C. Bruttio Presente, le-
gatus della VI Ferrata, dovette operare tra gli altopiani armeni in condizioni
non sempre agevoli, soprattutto in inverno; un terzo contingente avanzò ver-
so oriente in direzione delle Porte Caspie: abbiamo notizia del fatto che la
19 Arr., Parth. 38-40.
20 Cass. Dio, 68.19.3.
21 Cass. Dio, 68.20.4.
22 Arr., Parth. 40; Fronto, Princ. hist. 18.