Page 53 - 3613-495-3 Mecella, Galimberti, Open A
P. 53

TIBERIO LONTANO DA ROMAa51

                             Così Macrone, il quale, con la moglie Trasilla, nei soggiorni a Capri si
                           adoperava presso Tiberio per convincerlo che avrebbe fatto, con Caligola, la
                                                                                         76
                           scelta migliore, volle la condanna, tra i molti altri, di Sesto Paconiano , con
                           l’accusa di complicità con Seiano contro Caligola, e, giocando di sponda con
                           Tiberio, significativamente anche di Sesto Vistilio, che lanciava insinuazioni
                                                                         77
                           sull’impudicizia di Caligola per screditarne il profilo . La determinazione di
                           Macrone a sostegno dell’intento di Tiberio di sgombrare il campo da ogni
                           insidia per Caligola lo portò talvolta ad andare, in fatto di zelo, oltre le attese
                           dello stesso imperatore: fu infatti quest’ultimo a venire in soccorso del con-
                           solare M. Aurelio Cotta Messalino, che pure aveva perseguitato  con parti-
                                                              78
                           colare acrimonia la famiglia di Caligola , accusato il giovane di incerta vi-
                           rilitas, e infine, forse avendone colto il favore nei confronti del nipote trasfe-
                                                                    80
                                            79
                           ritosi a vivere da lei , oltraggiato perfino Livia .
                             Una conseguenza dell’ampliato ambito di competenze e ruoli attribuito al
                           prefetto del pretorio fu, anche nel caso di Macrone, quella dell’assunzione da
                           parte sua di iniziative non sempre concordate con l’imperatore: la battuta di
                           Tiberio su Macrone che si volgeva verso il nuovo astro abbandonando quello
                                                            81
                           vecchio ormai sul punto di tramontare , se non rispecchia un effettivo disal-
                           lineamento tra princeps e praefectus in merito al favore verso Caligola, tut-
                           tavia  può  senza  dubbio  provenire  da  una  tradizione  che  registrava  linee
                           d’azione sempre più autonome da parte dell’ultimo Macrone, parallelamente
                           al configurarsi della successione di Caligola come imminente.
                             Con Tiberio il principato vide dunque attuarsi una dinamica che, pur non
                           essendosi poi ripresentata in atto per lungo tempo, può considerarsi comun-
                           que  un  segno  anticipatore  di  quanto  un  giorno  avrebbe  sperimentato
                           l’impero: il primo successore di Augusto visse per poco meno della metà del
                           suo principato lontano dall’Urbe, in una fase storica in cui Roma, nondime-
                           no, manteneva quella sua indiscussa centralità, che solo le tendenze centrifu-
                           ghe degli imperatori del III e del IV secolo, spesso di origine non italica,
                           avrebbero messo in discussione fino a superarla.









                             76  Tac., Ann. 6.3.4.
                             77  Tac., Ann. 6.9.2.
                             78  Tac., Ann. 5.3.2.
                             79  Cfr. CRISTOFOLI, 2020, p. 166.
                                                                                  2
                             80  Tac.,  Ann.  6.5.1;  cfr.  BARRETT,  1992,  p.  381  nt.  50;  LEVICK,  1999 ,  p.  192  e  205;
                                     2
                           SEAGER, 2005 , p. 191.
                             81  Tac., Ann. 6.46.4; Cass. Dio, 58.28.4.
   48   49   50   51   52   53   54   55   56   57   58