Page 218 - 3613-495-3 Mecella, Galimberti, Open A
P. 218

216aALISTER FILIPPINI

                                  7
                           Plutarco) .  Altri  maestri  sono  invece  associati  dalla  tradizione  biografica  al
                           solo Marco, che nel 139 riceveva il titolo ufficiale di Caesar; si tratta special-
                           mente di vari filosofi stoici, che furono peraltro membri del senato: costoro
                           avrebbero fornito al giovane coreggente degli exempla di stoicismo ‘romano’,
                           incarnato da senatori che avevano maturato un’esperienza di governo.
                             Lo  stoico  C. Claudius Maximus,  ad  esempio,  sarebbe  giunto  al  consolato
                           (suff. ca. 141, 143 o 144) per poi procedere al governatorato di Pannonia Supe-
                                                     8
                           rior e al proconsolato d’Africa . Anche Claudius Severus (ord. 146), che la HA
                           definisce  filosofo  peripatetico,  avrebbe  avuto  spiccati  interessi  stoici:  a  lui  lo
                           stesso Marco attribuisce il merito di avergli fatto conoscere i maggiori esponenti
                           dello stoicismo romano tra I sec. a.C. e I sec. d.C. (quasi tutti senatori, da Catone
                           il Giovane e Bruto il Cesaricida a P. Clodius Thrasea Paetus e C. Helvidius Pri-
                                                            9
                           scus, e ancora il sofista Dione di Prusa) . Ma soprattutto Q. Iunius Rusticus (suff.
                           133) avrebbe assunto un ruolo-guida per il giovane Marco; costui discendeva da
                           Q. Iunius Arulenus Rusticus (suff. 92), senatore-martire stoico della repressione
                           di Domiziano (93), e divenne un consigliere assai ascoltato e influente. Da Mar-
                           co ottenne la prestigiosa nomina a un secondo consolato (ord. 162) e alla pre-
                           fettura  urbana  (ca.  162-168),  nell’esercizio  della  quale  emise  l’intransigente
                           condanna  a  morte  contro  l’apologeta  cristiano  (e  filosofo  platonico)  Giustino
                                  10
                           (ca. 165) . Il maestro del princeps e autorevole decano del senato, Rusticus, era
                           dunque un filosofo stoico assai rigoroso; rigore morale e rigidità (duritia) di vi-
                           sione politica saranno d’altra parte due caratteristiche della complessa persona-
                           lità di statista di Marco Aurelio.



                           3. L’imperatore-filosofo e i senatori: stoici, critici, amici e optimates

                             Eppure, all’interno dell’aristocrazia senatoria, non tutti vedevano di buon oc-
                           chio l’impostazione etica (e politica) degli Stoici, che appariva severa e inflessi-
                           bile. Erode Attico, ad esempio, si sarebbe mostrato apertamente critico verso
                           quella mancanza d’emozione che egli ravvisava nell’austero self-control stoico.
                           Secondo Gellio, un filosofo stoico aveva accusato il sofista di non saper sop-
                           portare – né sapienter né viriliter – il dolore per la morte di un fanciullo suo pre-

                                                                2
                             7  Sulla formazione di Marco vd. BIRLEY, 1987 , p. 53-115; ROSSIGNOL, 2020, p. 75-136.
                           Sui maestri di Marco e Lucio vd. M. Aur., Ad se ipsum 1.5-15; Cass. Dio, 71.1.2 e 71.35.1;
                           HA Marc. 2-3; Ver. 2.
                                                  2
                             8  C. Claudius Maximus: PIR II, C 933-934, p. 217.
                                                2
                             9   Claudius Severus:  PIR  II,  C  1022,  p.  246;  cfr.  HA  Marc.  3.3.  Severus,  ricordato  da
                           Marco come maestro e amico fraterno, è stato identificato con il senatore Cn. Claudius Seve-
                           rus Arabianus (ord. 146), padre di quel Cn. Claudius Severus (suff. ca. 162-163, II ord. 173),
                           che avrebbe sposato Annia Aurelia Galeria Faustina, figlia dello stesso Marco.
                             10  Q. Iunius Rusticus: PIR  IV, I 814, p. 345-346; cfr. Cass. Dio, 71.35.1; HA Marc. 3.3-4.
                                                2
   213   214   215   216   217   218   219   220   221   222   223