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le biografie degli Antonini) , sia epigrafiche (le iscrizioni onorarie dei ‘gene-
rali’), gli strumenti disponibili allo storico sono vari: due studiosi hanno de-
dicato a Marco Aurelio molte ricerche di alto valore, culminate nella reda-
zione di importanti biografie, quella ‘classica’ di Anthony Birley e quella,
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assai recente e approfondita, di Benoît Rossignol . Altri strumenti consento-
no di ampliare la visuale d’indagine: un approccio prosopografico permette
di selezionare e ricollocare nel loro contesto socio-politico (e culturale) le
figure più importanti tra i consiglieri e compagni d’arme dell’imperatore,
quei comites che furono al suo fianco nelle guerre danubiane e negli affari di
stato. In questa sede l’indagine si concentrerà dunque sui comites in senso
stretto, ovvero sui senatori, piuttosto che sugli altri consiliarii, membri
dell’ordine equestre, per quanto questi ultimi (ad esempio, i prefetti del pre-
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torio e i segretari di cancelleria) fossero eminenti . In conclusione, si potrà
osservare come, nel caso di Marco Aurelio e dei suoi comites, la ‘logica del
filosofo’ abbia forse condizionato, in maniera determinante, la ‘logica dei
generali’ e il miele della paideia risulti più amaro (e mescolato di fosforo) di
quanto non si sia presupposto al principio.
1. Marco e Lucio: la formazione dei principes sotto Antonino Pio
Il 7 marzo del 161 d.C., alla morte di Antonino Pio, la gravosa responsa-
bilità di gestire un impero esteso a cavallo di tre continenti, suddiviso in 45
province, sorvegliato da 29 legioni e centinaia di corpi ausiliari, costellato di
migliaia di città e villaggi, abitato da milioni di sudditi e contribuenti, rica-
deva sulle spalle dei due principes, il quarantenne Marco Aurelio e il tren-
tenne Lucio Vero, adottati da Antonino nel febbraio del 138 e da lungo tem-
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po destinati al trono . Nei molti anni passati alla corte di Pio, risulta sorpren-
dente che, oltre all’educazione letteraria, retorica e filosofica, i due giovani
non avessero ricevuto un’adeguata formazione politica e militare, che li ren-
desse davvero capaci di affrontare le tremende necessità del governo. I nuovi
2 Cassio Dione: FROMENTIN et al., 2016; LETTA, 2019; MADSEN, 2020. L. Marius Maxi-
mus Perpetuus Aurelianus: BIRLEY, 1997. Sulle fonti della Vita Marci della Historia Augusta
vd. PFLAUM, 1970. Le traduzioni di Dione qui presentate sono di Alessandro Stroppa (VALVO,
STROPPA, 2009), quelle della HA di SOVERINI, 1983.
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3 BIRLEY, 1987 ; ROSSIGNOL, 2020. Si vedano anche i contributi, più recenti e aggiornati,
di A.R. Birley in VAN ACKEREN, 2012. Per una decostruzione analitica del ‘mito’ di Marco
Aurelio vd. CARRATA THOMES, 1953; FRASCHETTI, 2008. Per l’intreccio tra paideia, retorica e
filosofia in Marco cfr. HORST, 2013.
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4 Tra i repertori prosopografici vd. PIR , LP e, specialmente per l’epoca antonina,
ALFÖLDY, 1977; MIGLIORATI, 2011; ECK, 2013.
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5 Carriera di Marco Aurelio e Lucio Vero: KIENAST, ECK, HEIL, 2017 , p. 131-136.