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La sostenibilità sociale. Spunti di riflessione per un inquadramento 55
di senso unitario è allora: «Un universale ribelle, che non è mai appagato; o,
potremmo dire, un universale che distrugge la comodità di qualunque positività
immobile: che non totalizza (ossia che non satura) ma che invece rende
nuovamente consapevoli del fatto che ogni totalità compiuta ha qualche man -
canza. Un universale regolatore (nel senso dell’idea kantiana) che, non essendo
mai soddisfatto, non smette di spingere più in là l’orizzonte e induce indefi -
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nitamente a cercare» .
L’istanza di un universale concreto costituisce quindi, dal punto di vista
teorico, l’inquadramento necessario entro il quale calare le scelte operative e
pratiche assunte in tema di sostenibilità, al fine di poterne garantire la realizza -
bilità. Esso segna dunque il percorso verso la realizzazione di un mondo nuovo,
basato su modalità relazionali incentrate sui processi decisionali partecipati,
sull’ascolto di tutte le voci, anche quelle più flebili, anche quelle più distanti o
non ancora presenti, su una cooperazione solidale; si tratta allora di un percorso
che procede attraverso l’identificazione di esiti provvisori, revocabili ma
comunque in grado di realizzare «un futuro meno inaccettabile e ingiusto del
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presente» .
167 F. Jullien, L’identità culturale non esiste, cit., p. 24.
168 Così S. Veca, “I problemi di una teoria della giustizia globale”, in Il Politico, I,
2006, p. 24.