Lettura di Ælfric
ISBN | 978-88-6274-373-0 |
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Numero in collana | 30 |
Collana | Bibliotheca Germanica. Studi e testi / ISSN 2240-6530 |
Curatore | Vittoria Dolcetti Corazza e Renato Gendre |
Pagine | XIV-434 |
Anno | 2012 |
In ristampa | No |
Descrizione | Lettura di Ælfric |
Premessa ● Elenco dei partecipanti ● Programma ● LEZIONI: F. Ferrari, Ælfric in Islanda: la traduzione del “De falsis diis” nella “Hauksbók” ● A. Monaci Castagno, Agiografia e predicazione ● L. Lazzari, La prosa agiografica nell’Inghilterra anglosassone ● P. Lendinara, Grammatica, Glossario e Colloquio: modelli e intenti ● C. Di Sciacca, Ælfric e le Vitas Patrum ● D. Faraci, Convenzioni retoriche nelle Prefazioni di Ælfric ● L. Vezzosi, Ælfric e il suo linguaggio ● A. M. Luiselli Fadda, I Sermones Catholici e le responsabilità dell’editore ● COMUNICAZIONI: R. Bassi, Il peccato capitale dell’avarizia nella produzione omiletica di Ælfric ● C. Cataldi, The Grave (Oxford, Bodleian Library, Bodley 343, F. 170):una proposta d’analisi ● G. Donato De Bonis, Il De temporibus Anni di Ælfric: una rielaborazione contenutistica e sintattica dell’Opera De Temporibus di Beda ● L. Pezzarossa, «Iustum bellum is rihtlich gefeoht wiđ đa ređan flot-menn»: Ælfric e l’ideologia della guerra ● A. Terracina, Testimoni ritrovati: un manoscritto contenente i Chronica Maiora di Beda il Venerabile tra le collezioni torinesi
Il volume comprende le lezioni che i proff. Fulvio Ferrari (Università di Trento), Adele Monaci (Università di Torino), Loredana Lazzari (Università di Roma LUMSSA), Patrizia Lendinara (Università di Palermo), Claudia Di Sciacca (Università di Udine), Dora Faraci (Università di Roma Tre), Letizia Vezzosi (Università di Perugia) e Anna Maria Luiselli Fadda (Università di Roma Tre) hanno tenuto all’Università degli Studi di Torino in occasione del XII Seminario Avanzato in Filologia Germanica (12-16 settembre 2011) sul tema ‘Lettura di Ælfric’. Una scelta volta a mettere a fuoco aspetti e problemi della produzione di questo monaco benedettino del X secolo che, attraverso opere di carattere profano, religioso e teologico, ha mostrato di sapere plasmare ad ogni sua esigenza l’inglese antico. Accanto a queste trovano spazio i testi delle comunicazioni presentate da alcuni giovani studiosi: Roberta Bassi, Claudio Cataldi, Giuseppe Donato De Bonis, Lucrezia Pezzarossa e Alessandra Terracina.