Voci di antichi e di moderni
ISBN | 88-7694-201-7 |
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Numero in collana | 32 |
Collana | Contributi e proposte ISSN 1720-4992 |
Autore | Luigi De Vendittis |
Pagine | 216 |
Anno | 1995 |
In ristampa | No |
Descrizione | Voci di antichi e di moderni |
Premessa • 1. Il platonismo agostiniano del Petrarca • 2. Ancora qualche osservazione sul sentimento religioso del Tasso • 3. Un modulo espressivo del Tasso: l’uso del “rallentato” • 4. “L’Etruria vendicata”: una tragedia in forma di poema • 5. Un curioso riscontro manzoniano • 6. D’Annunzio e Gide: la “Laus vitae” e le “Nourritures” (analogie di temi e di immagini) • 7. Aspetti della spiritualità dannunziana: il “Notturno” e altro • 8. Aspetti della spiritualità dannunziana: il “terzo luogo” • 9. “Forse che sì forse che no”: il romanzo d’un sofferto trionfo dello spirito sulle tenebre dei sensi • 10. Spiritualità dannunziana: esplorazioni fra le pagine autobiografiche • 11. Il partigiano senza pace (riflessioni in margine ad alcune opere di Beppe Fenoglio) • 12. “Horcynus Orca” di Stefano d’Arrigo: l’epopea di ’Ndrja Cambria, eroe involontario
Questi saggi, che vanno dal Petrarca a Stefano d’Arrigo, passando per il Tasso, l’Alfieri, il Manzoni, il d’Annunzio, il Fenoglio, redatti in vari tempi e per varie occasioni, rappresentano l’impegno di una intera esistenza dedicata allo studio – libero e sereno sempre – di certi aspetti della letteratura italiana. Il metodo che ne determina la struttura critica si potrebbe, con una certa elesticità, definire "psicologico", giacché mira a scoprire, attraverso l’opera d’arte, lo spirito dell’autore che l’ha composta, l’uomo – insomma – che s’è trasfuso nella propria creazione, rivelandosi in essa. Arduo intento, che l’estensore di questi scritti ha cercato, se non di raggiungere, almeno di sfiorare, conscio di quanto spinoso e scivoloso sia il compito che l’interprete, talora incautamente, si propone.
Luigi De Vendittis, nato a Torino, si è laureato nel 1946 nella locale Università (Facoltà di Lettere) con una tesi di storia della critica sulla Scuola Poetica Siciliana, poi (1952) pubblicata su “Belfagor”, avviamento ad una collaborazione abbastanza assidua alla rassegna, specialmente durante gli anni della direzione di Luigi Russo. Per il “Grande Dizionario Enciclopedico” della UTET di Torino ha redatto una serie di “voci” sulla letteratura italiana del Cinquecento e sulla letteratura medievale. Per la collana “Parnaso italiano” della Casa editrice Einaudi ha curato (1961) il volume dedicato al T. Tasso e, per il medesimo editore, il volumetto delle Rime per Lucrezia Bendidio (1965). Per la Zanichelli ha approntato (1988) una storia della letteratura italiana in tre volumi (Modi e forme della creazione letteraria in Italia) e un compendio della stessa in un solo volume (Le lettere italiane nel tempo). Presso l'editore Fògola di Torino sono uscite, nel 1992, alcune sue pagine autobiografiche dal titolo Nei labirinti della memoria. Per le Edizioni dell’Orso di Alessandria ha pubblicato (1993), nella collana "Contributi e proposte", il volumi Dal Duecento al Novecento (Tre studi). Ha collaborato e collabora agli “Studi Piemontesi” e al “Giornale Storico della Letteratura Italiana”.