Vagabondaggi provenzali, I

La prima volta che mi è capitato di percorrere l’autostrada che segna in margine Aix-en-Provence, ho guardato alla montagna che si erge bianca e luminosa ad est della città con curiosità e stupore. Andando in direzione ovest la si scorge sulla destra e non si può fare a meno di osservarla per chilometri nel suo lato sud, quindi nel suo lato ovest da dove appare in forma di tricorno: per tutto il lato sud si distende in un costone uniforme, interrotto soltanto da qualche fenditura a traforo, ma appena la strada aggira la città e punta verso nord, la Sainte-Victoire ci appare di fronte in un cono quasi perfetto. La decisione di salire subito verso l’Alta Provenza è stata presa in maniera del tutto naturale nel nome di Jean Giono. Il gironzolare attorno alla sua casa con fare circospetto e col desiderio segreto di essere invitati all’interno è stato decisivo in tal senso, avendo caso mai dei dubbi sull’itinerario da seguire. Una delle ipotesi fu quella di seguire le orme di Angelo Pardi, l’eroe piemontese protagonista dei tre romanzi di Jean Giono (“Angelo”, “L’Ussaro sul tetto”, “Una pazza felicità”).