Una scena per la fantasia
ISBN | 88-7694-232-4 |
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Numero in collana | 03 |
Collana | Musica e letteratura / ISSN 1828-177X |
Autore | Emilia Giribaldi |
Pagine | VI-130 |
Anno | 1996 |
In ristampa | No |
Descrizione | Una scena per la fantasia |
Introduzione • 1. TIECK E LE FONTI LETTERARIE DELLA MAGELONE • 2. JOHANNES BRAHMS E IL LIED • 3. JOHANNES BRAHMS E LA COMPOSIZIONE DELLA MAGELONE • 4. L’ANALISI DELL’OPERA • Bibliografia • Discografia • Indice dei nomi
Esiste un «genere di poesia cui è inutile anche il miglior teatro, ma che invece edifica nella fantasia una scena per la fantasia». A tale genere Ludwig Tieck assegna le sue rivisitazioni dei romanzi medievali. Proprio a questa scena virtuale Brahms pensa quando, parlando con il suo amico e biografo Max Kalbeck, definisce le Mageloneromanzen «una specie di teatro», dove però i tratti drammatici si stemperano continuamente in lirismo. Nonostante il contesto epico, avventuroso, quella di Tieck rimane infatti poesia di stati d’animo, dove l’accadimento non interessa tanto in sé, quanto nel suo riflesso in chi lo vive. Nessuno meglio di Brahms, «l’operista mancato» come lo definì Massimo Mila, avrebbe potuto tradurre in musica questa sorta di ponte teso tra il Lied e il teatro, dove spesso le dimensioni e la struttura si avvicinano a quelle del genere operistico, ma l’ispirazione rimane fondamentalmente lirica. Le «effusioni del cuore» del cavaliere Pietro di Provenza divengono quelle dello stesso compositore, un compositore ancora giovane e pieno di entusiasmo, che con la sua musica pare a volte voler svelare dei segreti appena intuibili attraverso la parola poetica.
Emilia Giribaldi è nata ad Asti nel 1970. Diplomata in pianoforte e laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Torino, svolge attività concertistica in Italia e all’estero. Si occupa costantemente di musicologia e critica musicale e ha pubblicato programmi di sala per varie associazioni (SIAC, Accademia corale «Stefano Tempia»).