Una penna “to perform impossibilities”: John Dryden e «The Conquest of Granada»
ISBN | 88-7694-215-7 |
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Numero in collana | 18 |
Collana | Studi e ricerche / ISSN 2723-8954 |
Autore | Margherita Giulietti |
Pagine | VI-66 |
Anno | 1995 |
In ristampa | No |
Descrizione | Una penna “to perform impossibilities”: John Dryden e «The Conquest of Granada» |
Restaurare per rinnovare • Drammatizzare l’epica • Per un nuovo eroismo • Emozioni sublimi, sublimi artifici • Nella finzione, per la virtù • Nota bibliografica
In un momento ricco di energie e di fede nel potenziale umano e quindi pieno di aspettative sia nell’ambito scientifico che in quello del progresso delle arti com’è quello della Restaurazione viene affidato a John Dryden il compito di autenticare la storia con la poesia e con l’eroicità dell’epica. Dopo la rivoluzione puritana, però, l’impulso all’eccesso, alla licenza, alla follia, alla libertà asociale, sebbene nobilmente sublime, dell’eroe, non può trascinare più in baratri di destrutturazione. Un mondo che si sta ordinando è pronto quindi ad accogliere, integrandoli, quegli individui straordinari, quegli eroi della spada e della parola ai quali J. Dryden dà accesso negli heroic plays e in particolare nella sua prova più smagliante The Conquest of Granada.
Margherita Giulietti è nata a Belluno e vive a Milano. Insegna letteratura inglese all’Università di Verona. Si è occupata di letteratura gotica e tardogotica e in particolare di The Monk di M.G. Lewis (Il velo violato, 1990). Coltiva un interesse costante per l’ambito drammaturgico in cui ha pubblicato numerosi saggi, sia sul teatro del Seicento (Shakespeare, Dryden) che su quello del Novecento con interventi su Joyce, Auden, Eliot, Marowitz, Bond e Stoppard.
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