Umbro fakust, osco fefacust, presannita fefiked
ISBN | 978-88-3613-047-4 |
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Numero in collana | 08 |
Collana | Lingua e Società. Percorsi di studio / ISSN 2723-8962 |
Autore | Francesco Zuin |
Pagine | XXVI-294 |
Anno | 2020 |
In ristampa | No |
Descrizione | Umbro fakust, osco fefacust, presannita fefiked |
Il volume prende in esame la categoria del Perfettivo e le sue forme temporali e modali nei dialetti afferenti al gruppo linguistico sabellico, senza tuttavia trascurare altre varietà di frammentaria attestazione presenti nell’Italia antica. La constatazione della solidarietà tra le differenti tradizioni nella creazione della categoria, risultante dalla confluenza in epoca preistorica della morfologia e della funzione dell’antico Perfetto e dell’Aoristo, contrasta infatti con le significative differenze riscontrabili tra i vari gruppi linguistici e all’interno degli stessi nella rifunzionalizzazione del materiale ereditario. Alla luce di ciò, il lavoro si propone di indagare le modalità che guidarono il sabellico nella creazione della categoria del Perfettivo, appurando le ragioni alla base della dinamica tra selezione della morfologia ereditaria e costruzione di forme innovative. In primo luogo vengono quindi ricostruiti, tramite comparazione, i candidati morfologici presenti nella preistoria del gruppo linguistico e suscettibili di essere rifunzionalizzati come Perfettivi. In un secondo momento si determinano i criteri di selezione che guidarono le differenti tradizioni nella scelta dell’uno o dell’altro candidato, sottolineando inoltre le strategie messe in atto da ogni dialetto nel momento in cui entrambe le forme ereditarie fossero obliterate dai criteri di selezione. Infine si analizzano le costruzioni di Perfettivo innovative, ricavate dalla suffissazione sulla base del Presente di differenti morfemi, la cui origine non sempre è chiara.
Francesco Zuin ha ottenuto il titolo di Dottore di Ricerca in Linguistica all’Università di Pisa e alla Martin-Luther-Universität Halle-Wittenberg nel 2018. Attualmente è titolare di un assegno di ricerca presso l’Università di Trento. I suoi interessi spaziano dalla filologia italica alle lingue di minoranza, con particolare riguardo alle comunità friulanofone e germanofone presenti sul territorio italiano.