Trilogia della cultura
ISBN | 88-7694-155-X |
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Numero in collana | 01 |
Collana | La colonna infinita / ISSN 1828-809X |
Autore | Lucian Blaga |
Pagine | 220 |
Anno | 1994 |
In ristampa | No |
Descrizione | Trilogia della cultura |
Lucian Blaga (1895-1961), poeta e filosofo, è una delle maggiori personalità della cultura romena del Novecento. Nasce a Lancrãm, un villaggio della Transilvania dove il padre era pope. Dopo il liceo, allo scoppio della prima guerra mondiale, si iscrive al Seminario teologico di Sibiu per non doversi arruolare nell'esercito austro-ungarico.In seguito consegue il dottorato il Filosofia all'Università di Vienna. Si afferma come poeta con le raccolte, di matrice espressionista, "I poemi della luce" (1919) e "I passi del profeta" (1921). Dal 1926, l'attività diplomatica che svolge in diverse capitali europee (Varsavia, Praga, Vienna, Lisbona) si intreccia con l'attività poetica e filosofica: pubblica "L'eone dogmatico" (1931), "La conoscenza luciferica" (1933) e "La censura trascendente" (1934), che continuano la "Trilogia della conoscenza"; "Orizzonte e stile" (1935), "Lo spazio mioritco" (1936) che, insieme a "La genesi della metafora e il senso della cultura" (1937), formeranno la "Trilogia della cultura". Dal 1939 è professore all'Università di Cluj. A questo periodo risale la "Trilogia dei valori", pubblicata nel 1946, anno in cui esce, a cura di Antonio BAnfi, la traduzione italiana di "Orizzonte e stile" (Minunziano Editore, Editore). Con l'avvento del regime popolare, viene allotanato dall'insegnamento e costretto al silenzio. La sua opera verrà rivalutata solo dopo la sua morte. La prima tradzione italiana della sua poesia è dovuta a Rosa del Conte ("La lirica di Lucian Blaga", Lerici, Editori, Roma, 1971). Antonio Banfi osservava, a proposito della teoria della matrice stilistica elaborata in "Orizzonte e stile": "Per una determinata cultura è dunque facile trovare una matrice comune all'arte, alla religione, al costume, alla filosofia, uno stile unitario, insomma, che distingue questa dalle altre culture e dà alle varie forme spirituali un contenuto, un senso, un valore e, quasi direi, un destino tutt'affatto che particolare". Ne "Lo spazio mioritico" Blaga applica la sua filosofia dello stile all'analisi della creatività popolare e delinea un suggestivo itinerario che guida il lettore alla scoperta delle radici più profonde della cultura romena,