Trattato di scienza universal
ISBN | 978-88-6274-192-7 |
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Numero in collana | 08 |
Collana | Pluteus Testi |
Autore | Vivaldo Belcalzer |
Curatore | Rosa Casapullo |
Pagine | 220 |
Anno | 2010 |
In ristampa | No |
Descrizione | Trattato di scienza universal |
Premessa ● Introduzione ● 1 Il Trattato di scienza universal e i suoi destinatari ● 2 Mantova, i Bonacolsi, Vivaldo Belcalzer ● 3 Arte di governo e sapere scientifico ● 4 Il Trattato di scienza universal e il De proprietatibus rerum ● 5 Selezione dei contenuti e riorganizzazione del testo latino ● 6 Dopo il Belcalzer: la tradizione dei descritti ● 7 I libri I-IV ● Nota al testo: 1 I testimoni manoscritti ● 2 Il Trattato e la tradizione del De proprietatibus rerum ● Bibliografia ● Trattato di scienza universal ● Appendice
Il Trattato di scienza universal, compendio in volgare del De proprietatibus rerum di Bartolomeo Anglico, fu compilato dal notaio Vivaldo Belcalzer per il signore di Mantova Guido Bonacolsi fra il 1299 e il 1309. L’opera rappresenta attualmente il più insigne monumento intellettuale in mantovano due-trecentesco e costituisce una testimonianza assai interessante di linguaggio scientifico del Medioevo. Il notaio Belcalzer è una di quelle straordinarie figure di volgarizzatori e divulgatori che hanno fatto la più antica prosa italiana. L’interesse dell’enciclopedia, tuttavia, non risiede soltanto nel suo contenuto intellettuale e nella lingua in cui esso si sostanzia. Il testo, infatti, si apre con un Prologo cui è demandato il compito di chiarire lo scopo del lavoro: il sapere scientifico è funzionale all’utile, e l’utile è la somma di tutto ciò che un moderno signore deve conoscere per poter governare come i tempi richiedono. Il libro, inteso nella sua totalità di testo e paratesto, è lo strumento cui è affidata la funzione di consolidare e garantire il potere dei reggenti nella difficile fase di passaggio dal comune alla signoria.
Rosa Casapullo è professore associato di Storia della lingua italiana e Linguistica italiana all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Ha curato le edizioni critiche di testi medievali, quattrocenteschi e del primo Novecento. Si è occupata di enciclopedie medievali e di autori del Cinque e del Seicento.